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Popcorn

In quale film l'hanno detto?

Mariarosa Mancuso

Un frasario del cinema lungo cent'anni, dove ripercorrere la storia dell'humour di scena e per la prima volta 'rinforzato' dalle piattaforme digitali (che nel 1999 erano i Vhs)

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La prima edizione di “Suonala ancora, Sam” – repertorio di battute cinematografiche curato da Roberto Casalini – uscì quando non c’erano i meme e neppure Spinoza, blog satirico collettivo. Dalle formiche “che nel loro piccolo si incazzano” (Gino & Michele, con la collaborazione di Matteo Molinari) non erano passati neanche dieci anni. Insomma, era una giornata del 1999, senza particolari segni distintivi.

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La prima edizione di “Suonala ancora, Sam” – repertorio di battute cinematografiche curato da Roberto Casalini – uscì quando non c’erano i meme e neppure Spinoza, blog satirico collettivo. Dalle formiche “che nel loro piccolo si incazzano” (Gino & Michele, con la collaborazione di Matteo Molinari) non erano passati neanche dieci anni. Insomma, era una giornata del 1999, senza particolari segni distintivi.

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Per compilare il repertorio c’erano i Vhs. Noleggiati da Blockbuster (r.i.p.) oppure registrati dalla tv che mandava in onda rarità a ore impossibili. Amici compiacenti aiutavano nella ricerca. E serviva una buona dose di coraggio. Elenchi come questi scatenano la puntigliosità di chi li prende in mano, cerca la sua battuta prediletta, e se non la trova pensa di aver sprecato soldi per un libro difettoso. Scatenavano, sarebbe meglio dire: da tempo ormai le filmografie non si sanno più a memoria come le formazioni delle squadre di calcio.

 

La nuova edizione a cura di Paola Casalini – 600 pagine uscite da Bompiani – ha potuto contare su più potenti mezzi tecnici: oltre ai Dvd quasi sul viale del tramonto, streaming, on demand e collezioni su YouTube, canali nostalgia, cineteche anche online (soprattutto per i film in lingua originale, ove potere controllare “le battute che non fanno ridere” perché agli adattatori e doppiatori è sfuggito il riferimento). Risultato: 7.575 frasi più o meno celebri, dal 1920 al 2019.

 

Cento anni che hanno visto cambiare molte cose, prima fra tutte la suscettibilità. Siamo dunque andati a controllare le delicate materie, nella speranza di trovare una delle battute più oltraggiose mai sentite in materia di femmine. Scordatevi le dichiarazioni di Donald Trump, peraltro pronunciate con la solennità di una legge. Sta in “Fargo” di Joel e Ethan Cohen, e dice così: “La donna ideale è alta un metro, con la testa piatta per appoggiarci la birra”. Era il 1996, il pubblico sapeva ancora distinguere tra una battuta e la violenza dei giornali che impunemente scrivono “ammazzata per troppo amore” oppure “una nigeriana all’Organizzazione Mondiale del Commercio”.

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Sta in “Fargo” e lì è rimasta. Il capitolo “Donne” nel repertorio neanche esiste, come il capitolo “Uomini”. Rifacciamo un tentativo con il capitolo “Sesso”, che contiene una piccolissima sezione “Molestie”. Non tutte fanno ridere, due su nove vengono da “A qualcuno piace caldo” di Billy Wilder, con Jack Lemmon e Tony Curtis, entrambi vestiti da donna per sfuggire ai gangster (quindi non c’è offesa, se adesso non scendono in piazza i trans per protestare). Niente di che: “Io al buio con uno con tutte quelle mani non ci rimango”. La simil-piovra è il miliardario Osgood, che vorrebbe sposare Jack Lemmon anche sapendo la verità. Potete farci giocare i ragazzini, nelle lunghe giornate a casa da scuola. Ne sanno di molto peggio.

 

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