Ecco il trailer del film che avete aspettato per 18 anni
<p>Terry Gilliam porta sul grande schermo uno dei progetti più ambiziosi, discussi e attesi della storia del cinema. In uscita il 27 settembre 2018</p>
Dopo 18 anni Terry Gilliam porta sul grande schermo “L’uomo che uccise Don Chisciotte”, uno dei progetti più ambiziosi, discussi e attesi della storia del cinema. La M2 Pictures ha diffuso in rete il trailer italiano e annunciato l'uscita del film per il 27 settembre 2018. Almeno si spera. Liberamente ispirato al Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes, la pellicola è uno dei più estremi esempi di development hell della storia del cinema – un disastro totale, insomma – con ben otto tentativi di realizzazione da parte del regista nell'arco di quasi vent'anni. Registrati a futura memoria con abbondanza di risvolti tragicomici nel documentario “Lost in La Mancha” di Keith Fulton e Luis Pepe.
In seguito al fallimento del progetto, Gilliam perse i diritti della sceneggiatura, recuperandoli solamente nel 2006. Tra il 2006 e il 2016, la pre-produzione ricominciò a più riprese, con periodici cambiamenti nel cast e nella sceneggiatura. Tutti i tentativi di Gilliam si rivelarono puntualmente fallimentari a causa delle difficoltà a finanziare nuovamente il progetto e al conciliare la disponibilità degli attori. Nel 2017, come già raccontava su queste colonne Mariarosa Mancuso, il cocciuto Terry Gilliam ha ripreso in mano il progetto, ha scritturato altri attori, ha litigato con altri produttori. I regista ha avuto un infarto, ma ha giurato che si sarebbe ripreso. Così è stato.
La pellicola, spiega ancora Mancuso, "racconta un regista che torna nella Mancha per uno spot pubblicitario, là dove aveva girato anni prima il suo filmetto sperimentale. Scopre che il calzolaio scelto come Don Chisciotte non è più uscito dalla parte (e nessuno degli attori ha più le rotelle a posto). Sono Adam Driver e Jonathan Pryce, per contorno tutte le confusioni possibili tra la vita e il cinema. Esche per i critici che abboccano, aggiungono 'visionario', non pensano sia un dovere civico avvertire gli spettatori 'lasciate perdere'".