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EDITORIALI

Il Papa duro sull’aborto: “E’ un omicidio”

Redazione

Francesco contro le nozze gay, un colpetto alla narrazione del Papa liberal

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Le conferenze papali ad alta quota sono sempre fonte di notizie. Senza barriere e discorsi preparati, Francesco parla di tutto dicendo quel che pensa sui temi più svariati. Non ha fatto eccezione oggi, quando ha detto che “quello dell’aborto è più di un problema, è un omicidio, chi fa un aborto uccide, senza mezze parole. Per questo la Chiesa è così dura su questo argomento, perché se accettasse ciò sarebbe come se accettasse l’omicidio quotidiano”. Altro tema, i cosiddetti matrimoni gay: “Ho parlato chiaro su questo. Il matrimonio è un sacramento, la Chiesa non ha potere di cambiare i sacramenti così come il Signore li ha istituiti. Ci sono leggi che cercano di aiutare le situazioni di tanta gente che ha un orientamento sessuale diverso. E’  importante che si aiuti la gente, ma senza imporre cose che, per loro natura, nella Chiesa non vanno. Ma se una coppia omosessuale vuole vivere insieme, gli stati hanno possibilità civilmente di sostenerla, di dare loro sicurezza di eredità, salute, ecc... Ma il matrimonio è matrimonio. Questo non vuol dire condannarli, dobbiamo accompagnarli, ma il matrimonio come sacramento è chiaro”. Naturalmente, nella narrazione mediatica si preferirà puntare l’attenzione sugli appelli a vaccinarsi (con ironia annessa sul “poveretto” cardinale Raymond Leo Burke che, da scettico sul siero anti Covid, lo scorso agosto è finito in terapia intensiva), sul presunto via libera papale alle unioni civili (non ha detto nulla di nuovo rispetto a quanto già affermato in passato) e sulla “tenerezza” da mostrare con tutti coloro che s’accostano alla comunione. Dopotutto, il santino del Papa del chi-sono-io-per-giudicare si porta ancora bene, nonostante di acqua sotto i ponti ne sia passata parecchia in questi anni di pontificato.         

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Le conferenze papali ad alta quota sono sempre fonte di notizie. Senza barriere e discorsi preparati, Francesco parla di tutto dicendo quel che pensa sui temi più svariati. Non ha fatto eccezione oggi, quando ha detto che “quello dell’aborto è più di un problema, è un omicidio, chi fa un aborto uccide, senza mezze parole. Per questo la Chiesa è così dura su questo argomento, perché se accettasse ciò sarebbe come se accettasse l’omicidio quotidiano”. Altro tema, i cosiddetti matrimoni gay: “Ho parlato chiaro su questo. Il matrimonio è un sacramento, la Chiesa non ha potere di cambiare i sacramenti così come il Signore li ha istituiti. Ci sono leggi che cercano di aiutare le situazioni di tanta gente che ha un orientamento sessuale diverso. E’  importante che si aiuti la gente, ma senza imporre cose che, per loro natura, nella Chiesa non vanno. Ma se una coppia omosessuale vuole vivere insieme, gli stati hanno possibilità civilmente di sostenerla, di dare loro sicurezza di eredità, salute, ecc... Ma il matrimonio è matrimonio. Questo non vuol dire condannarli, dobbiamo accompagnarli, ma il matrimonio come sacramento è chiaro”. Naturalmente, nella narrazione mediatica si preferirà puntare l’attenzione sugli appelli a vaccinarsi (con ironia annessa sul “poveretto” cardinale Raymond Leo Burke che, da scettico sul siero anti Covid, lo scorso agosto è finito in terapia intensiva), sul presunto via libera papale alle unioni civili (non ha detto nulla di nuovo rispetto a quanto già affermato in passato) e sulla “tenerezza” da mostrare con tutti coloro che s’accostano alla comunione. Dopotutto, il santino del Papa del chi-sono-io-per-giudicare si porta ancora bene, nonostante di acqua sotto i ponti ne sia passata parecchia in questi anni di pontificato.         

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