Il trappolone al Papa che non dispiace in Vaticano
Il video sulla "apertura alle famiglie gay" è un capolavoro di tagli e assemblaggi. Il pensiero di Francesco è travisato, ma oltretevere non si fiata
Tutte le incongruenze di un documentario che oltretevere hanno visto senza accorgersi delle tante manipolazioni. O forse sì? Mentre cardinali e vescovi cercano di gettare acqua sul fuoco, il caos regna incontrastato.
Il trappolone nel quale è finito (di nuovo) il Papa sta già mostrando le attese conseguenze. Il vescovo americano di Providence, Thomas Tobin, ha diffuso sul sito diocesano un comunicato in cui afferma che quanto detto da Francesco “contraddice chiaramente quello che a lungo è stato l’insegnamento della chiesa sulle unioni tra persone dello stesso sesso. La chiesa – ha aggiunto mons.Tobin – non può sostenere che si accettino relazioni oggettivamente immorali”. Il Vaticano non ha preso le distanze dalla furba operazione di Evgeny Afineevsky, il regista del documentario “Francesco” presentato mercoledì alla Festa del cinema di Roma. Le dichiarazioni papali finite sulle prime pagine dei giornali di mezzo mondo, infatti, sono state sapientemente estrapolate dalla lunga intervista concessa dal Pontefice nel maggio del 2019 alla decana dei vaticanisti, la giornalista messicana Valentina Alazraki. Quattro estratti diversi di quella conversazione sono stati estrapolati e assemblati alla perfezione per rendere chiaro il messaggio che ha fatto scalpore, e cioè che “le persone omosessuali hanno il diritto di stare in una famiglia. Sono figli di Dio e hanno il diritto di avere una famiglia”.
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- Matteo Matzuzzi
Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.