La più grande storia
“Tutto l’occidente, laici compresi, è una nota a piè di pagina del cristianesimo”. Il libro dello storico Tom Holland
“Un Romano avrebbe riso all’idea che ogni essere umano possedesse una propria dignità. Il tempo stesso sarebbe stato poi cristianizzato”. Scrive Holland che “l’umanesimo liberale è una nota a piè di pagina del cristianesimo” e che il cristianesimo si è diffuso in due modi: “Attraverso la conversione e attraverso la secolarizzazione”. La modernità laica non è la negazione della cristianità ma la sua continuazione. E anche quel poco di decente che c’è nelle società islamiche è figlio del cristianesimo. “I governi del mondo musulmano hanno adottato costituzioni che contraddicevano la Sunna”, scrive Holland. “Non vi è alcuna legge naturale nell’islam, solo leggi create da Dio. I paesi musulmani, unendosi all’Onu, hanno sottoscritto una serie di impegni che derivavano non dal Corano, ma dai codici cristiani”.
Da giorni, in Indonesia si parla di cancellare il codice penale figlio del protestantesimo olandese e di inserire il carcere per gli adulteri. Leggendo “Dominion”, i liberal scopriranno di aver acquisito i propri valori più profondi da una religione che disprezzano e che oggi fanno di tutto per rendere ininfluente. Tom Holland, come Michel Houellebecq, sembra suggerire anche che il liberalismo non possa sopravvivere al collasso delle proprie fondamenta cristiane. Come se non fosse un caso se l’occidente abbia deragliato e sia entrato in crisi, forse in coma, da quando il cristianesimo è uscito dai suoi binari.