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De Mita, Berlinguer e l'avversario che resta sempre "un giocatore di poker"

Massimo Bordin
“E’ un giocatore di poker”. Non è la cosa più pesante che Ciriaco De Mita dica di Matteo Renzi nella sua intervista ad Antonello Caporale sul Fatto di domenica, ma è una citazione di Enrico Berlinguer. Per la verità il segretario del Pci aggiunse un aggettivo quando definì Bettino Craxi “un buon giocatore di poker”.
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“E’ un giocatore di poker”. Non è la cosa più pesante che Ciriaco De Mita dica di Matteo Renzi nella sua intervista ad Antonello Caporale sul Fatto di domenica, ma è una citazione di Enrico Berlinguer. Per la verità il segretario del Pci aggiunse un aggettivo quando definì Bettino Craxi “un buon giocatore di poker”. Era il 1983 e in tv Berlinguer, ospite del programma di RaiDue “Mixer”, rispondeva alle domande di Giovanni Minoli che lo sollecitò anche su Ciriaco De Mita che il segretario del Pci descrisse così: “Una persona astuta, anche intelligente, ma un po’ imbonitore”. Sono passati 33 anni. Trentatré. De Mita “astuto, intelligente e imbonitore”, dopo il confronto televisivo con Renzi, raccoglie consensi, almeno sui social network, da chi apprezza Berlinguer senza mai averlo visto e sentito. L’avversario resta sempre “un giocatore di poker”. A pensarci appena un poco non si potrebbe trovare una immagine più chiara dell’immobilismo della situazione politica del nostro paese.
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