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Il mercato della GPA

Il mondo della surrogata di Alexander Feskov, per ottenere il “Perfect Human”

Marina Terragni

Un pacchetto completo, da Kyiv alla Repubblica Ceca, offerto dal medico e scienziato ucraino che ha già prodotto 18 mila bambini. Così l’agenzia opera nelle zone grigie della legge in quella che di fatto è una tratta di esseri umani

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Le fornitrici di ovociti tutte giovani e belle: ci mettono la materia prima, la genetica, non si scherza. Niente nome, solo un numero di identificazione: 1273BG, 333NV e così via. La 1240ZHG tiene anche in braccio il suo bambino a garanzia del buon prodotto. C’è anche una ragazza nera: qui niente numero, la sigla è “Afro”, per la minoranza di ricchi clienti di colore (un bianco caucasico non sceglierebbe mai un ovocita coloured). Il catalogo è questo. Poi ce n’è un altro, il catalogo delle surrogate. Graziose sì ma non così appealing: qui si tratta di essere buone fattrici, è un’altra storia. Andare sul sito del Feskov Human Reproduction Group per credere. Fondato da Alexander Feskov, noto medico e scienziato ucraino, ha già prodotto 18 mila bambini sparpagliati per il mondo e oggi opera anche nella Repubblica Ceca. Capitale europea dotata di un servizio sanitario eccellente e ben collegata con voli anche low-cost, Praga è un nuovo importante centro di logistica per il mercato della GPA. I cechi erano presenti alla recente fiera milanese del bebè “Wish for a Baby”, intermediari multilingue per conto di cliniche con esperienza pluridecennale nel campo della fecondazione assistita.

 

A differenza dall’Ucraina, che ammette solo committenti in coppia ed eterosessuali, in Cechia non ci sono limitazioni. Chiunque, anche un uomo solo, etero o gay non rileva, potrà commissionare un bambino e portarselo a casa. Lì non esiste una legge chiara che regoli la maternità surrogata e nella zona grigia tutti gli abusi sono possibili. Al momento del parto la madre rinuncerà ai suoi diritti sul bambino che sarà consegnato al padre biologico. Se lei è single o divorziata meglio, un partner o un marito potrebbe creare qualche rogna in fase di trattativa. Suddiviso in “costi” e “regali”, il compenso per la gestante si aggira intorno ai 20-30 mila euro (spesa totale sugli 80 mila, tariffa competitiva). La mancanza di legislazione ha attirato le agenzie ucraine che con la guerra hanno aperto filiali a Praga per non perdere il business. Già durante la pandemia si sono sperimentati nuovi modi di operare, facendo viaggiare via corriere sperma e embrioni. Funziona così: dopo aver contattato la clinica e aver consegnato la somma richiesta, il cliente invia il suo seme (o un embrione congelato) e dopo un annetto vola a Praga per ritirare il prodotto. Zero controlli sul committente e sul destino che toccherà al bambino: non sono affari delle agenzie. A Praga chiunque può acquistare una creatura: di fatto è una tratta di esseri umani.

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La macchina gira a pieno regime soprattutto dalla guerra in poi. Le profughe ucraine sono accolte in Cechia con corsia preferenziale. Donne a basso reddito reclutate e portate a partorire a Praga: all’anagrafe mentiranno dicendo di essere le madri biologiche dei bambini ai quali rinunceranno per consegnarli ai padri che incontreranno per la prima volta e solo per qualche minuto negli uffici di registrazione, sempre affiancate da intermediari perché le pratiche vadano a buon fine. Gli uffici cechi sanno dell’imbroglio ma non ostacolano. Non si trasgredisce nessuna legge, dicono. E anche quando vengono individuati abusi non esistono strumenti giuridici per perseguirli. Le “reclutatrici” operano via chat su Facebook, spiegano e promettono. Se tutto va a buon fine si potrà entrare nelle “banche dati” dell’agenzia, come vengono definiti i cataloghi. Il sito in 13 lingue del Feskov Human Reproduction Group ricorda il porno online, e del resto Praga è una nota meta di turismo sessuale. Appena accedi si apre una chat nella tua lingua.

 

“Abbiamo soddisfatto con successo i desideri e i capricci di clienti esigenti di varie etnie e di tutti i continenti”, è scritto. Il top di gamma è il contratto Deluxe Guarantee con parto assicurato in Repubblica Ceca: tentativi illimitati, sesso a scelta e “bambini geneticamente perfetti”. Il mantra è “Perfect Human”. Le gravidanze multiple sono “soggette alle condizioni contrattuali” (leggi: si può ottenere aborto selettivo). E negli 80 mila euro è “inclusa la cooperazione con l’ambasciata e un supporto legale dopo aver lasciato la Repubblica Ceca”. Oltre ad “aggirare la burocrazia” si garantisce anche assistenza per buggerare le leggi dei singoli paesi, Italia compresa.

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