Tribunale di Roma. Foto LaPresse

Presunto innocente

Roberto Maroni

Sospensione della prescrizione nel processo penale. In attesa che la politica si svegli e riformi davvero la giustizia lumaca, prendo l’iniziativa: nasce a gennaio l’associazione a difesa dei cittadini onesti

Oggi difendo la Costituzione repubblicana (pensa te cosa deve fare di questi tempi un leghista…). Parlo dell’ultima pensata grillina in materia di giustizia: la sospensione della prescrizione nel processo penale. Che roba è? E’ una pensata (se sarà approvata) dalle conseguenze catastrofiche: per imprenditori e professionisti significa precludere la libertà di lavorare, per sindaci e amministratori rende impossibile svolgere il proprio mandato senza essere considerato un criminale, per i cittadini compromette la possibilità di fare ciò che ti va senza il rischio di essere sottoposto a vita a un procedimento penale per reati incomprensibili. Esagero? Temo di no. Questa “riforma” propagandata dai grillini come una grande scelta di civiltà è in realtà l’esatto contrario: ribalta il principio costituzionale della presunzione di innocenza, saremmo tutti “presunti colpevoli”. Luigi Ferrarella la definisce sul Corriere “un accattonaggio di consenso propagandistico”. Torna purtroppo attuale il commento che avevo già fatto qualche mese fa su queste pagine: il problema della giustizia è una classe politica che considera se stessa come una banda di potenziali criminali, che invece di accelerare i processi infiniti crea un clima punitivo e dà mano libera ai giudici per colpire chi vogliono e come vogliono. In attesa che la politica si svegli e riformi davvero la giustizia lumaca, prendo io l’iniziativa: nasce a gennaio l’associazione “Presunto innocente”, a difesa dei cittadini onesti. Stay tuned.

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