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Bandiera bianca

Dimmi che vaccino ti fai e ti dirò chi sei

Antonio Gurrado

Con la tanto invocata libertà vaccinale, arriveranno anche gli intenditori, che non si accontentano di Moderna o Pfizer. Sono quelli che si fideranno solo di Eataly o che prenderanno la fiala Lidl. Con recensioni, stellette e Tripadvisor

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Chi come me non capisce niente di scienza vive in un mondo fatato e nebuloso in cui i termini tecnici, i calcoli statistici, i marchi farmaceutici si accavallano con spensieratezza. Infatti chi come me non capisce niente di scienza (se non ci credete, vi metto in contatto con la mia professoressa delle superiori, che mi sta ancora aspettando per un’interrogazione di recupero promessa nel maggio del ’98) ritiene infatti che alla pratica scientifica debbano pensare gli scienziati; ad esempio non mi salterebbe mai in mente di mettermi a sindacare sull’efficacia dei vaccini, non più di quanto mi lancerei a riparare un tubo che perde o a tagliarmi i capelli con la scodella. Eppure quelli che di scienza se ne intendono – e parlo di volenterosi amatori che mettono al servizio della comunità la propria onniscienza – mi assicurano che è un bel guaio se a chi si è vaccinato per primo sono capitati gli Pfizer e i Moderna, mentre a chi viene dopo toccheranno gli AstraZeneca e i non so cosa, che si vocifera siano più scadenti.

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Chi come me non capisce niente di scienza vive in un mondo fatato e nebuloso in cui i termini tecnici, i calcoli statistici, i marchi farmaceutici si accavallano con spensieratezza. Infatti chi come me non capisce niente di scienza (se non ci credete, vi metto in contatto con la mia professoressa delle superiori, che mi sta ancora aspettando per un’interrogazione di recupero promessa nel maggio del ’98) ritiene infatti che alla pratica scientifica debbano pensare gli scienziati; ad esempio non mi salterebbe mai in mente di mettermi a sindacare sull’efficacia dei vaccini, non più di quanto mi lancerei a riparare un tubo che perde o a tagliarmi i capelli con la scodella. Eppure quelli che di scienza se ne intendono – e parlo di volenterosi amatori che mettono al servizio della comunità la propria onniscienza – mi assicurano che è un bel guaio se a chi si è vaccinato per primo sono capitati gli Pfizer e i Moderna, mentre a chi viene dopo toccheranno gli AstraZeneca e i non so cosa, che si vocifera siano più scadenti.

 

Mi sono dunque figurato che, a tendere, la tanto invocata libertà vaccinale possa tramutarsi in una complessa differenziazione di domanda e offerta: alcuni consumatori accetteranno vaccini solo della loro casa farmaceutica di fiducia, altri preferiranno vaccini a chilometro zero da produttori di nicchia, alcuni si fideranno solo dei vaccini Eataly, altri si accontenteranno dei vaccini Lidl, alcuni li vorranno griffati da Chiara Ferragni, altri sponsorizzati in tv da Carlo Conti, ci saranno gli snob-vax e i trash-vax. Si creerà un pubblico di intenditori di vaccini, gente che li rimanderà indietro perché sanno di fiala, gente che li recensirà con una stelletta su Tripadvisor. Per fortuna però io non sono un esperto, quindi sui vaccini sono di bocca buona: mentre voi discutete sui dettagli mi basta venire vaccinato in fretta, perché non capisco niente di scienza. Grazie.

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