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Bandiera Bianca

L'assoluzione di Raggi, la condanna di Appendino e il senso del M5s

Antonio Gurrado

Il MoVimento mira da sempre a sostituire la casta dei politici con dei cittadini qualsiasi, ma poi i cittadini diventano politici e vanno processati: che siano assolti o condannati, c'è un paradosso che non si risolve mai 

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Buonasera, sono un militante del MoVimento 5 Stelle e, all’insaputa del suo estensore, mi impossesso di questa rubrica per mettervi a parte di un dubbio puramente teorico che m’è sorto all’improvviso. Come sapete, i militanti del MoVimento 5 Stelle sono creature rigorosamente razionali, pertanto ragioniamo.

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Buonasera, sono un militante del MoVimento 5 Stelle e, all’insaputa del suo estensore, mi impossesso di questa rubrica per mettervi a parte di un dubbio puramente teorico che m’è sorto all’improvviso. Come sapete, i militanti del MoVimento 5 Stelle sono creature rigorosamente razionali, pertanto ragioniamo.

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Partiamo dal presupposto che il MoVimento 5 Stelle è nato per contrapporsi alla casta dei politici, che sono disonesti e vanno processati. Per questo il MoVimento 5 Stelle mira da sempre a sostituire la casta dei politici con dei cittadini qualsiasi: bibitari dello stadio, avvocati di Foggia, concorrenti del Grande Fratello. Ciò comporta un vantaggio e uno svantaggio. Il vantaggio è che, non essendo politici, i cittadini sono onesti. Lo svantaggio è che, diventando politici, i cittadini entrano a fare parte della casta; di conseguenza, vanno processati. A questo punto ci troviamo di fronte a un bivio.

 

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Se l’ex cittadino onesto viene processato e condannato (modello Chiara Appendino), vuol dire che è diventato politico disonesto: non può essere ricandidato e va sostituito con un altro cittadino onesto, che diventerà automaticamente un politico disonesto e così via all’infinito. Quindi il presupposto su cui si fonda il MoVimento 5 Stelle è giusto e la sua attività diventa inutile, in quanto destinata allo scacco eterno. Ma allora ha senso che il Movimento 5 Stelle esista?

 

Se invece l’ex cittadino onesto viene processato e assolto (modello Virginia Raggi), allora vuol dire che è diventato politico senza diventare disonesto. Ne deriva che i politici non sono necessariamente disonesti e che, pertanto, non vanno sostituiti con cittadini scelti a casaccio. Quindi il presupposto su cui si fonda il MoVimento 5 Stelle è sbagliato e la sua attività diventa inutile, in quanto del tutto scollegata dalla realtà dei fatti. Ma allora ha senso che il MoVimento 5 Stelle esista?

 

Sono certo che la risposta è sì, ma non riesco a giustificarla. Se fra gli altri militanti del MoVimento 5 Stelle ci fosse qualcuno che ragiona un po’ meno di me, insomma qualche creatura un po’ meno rigidamente razionale, gradirei che mi desse una mano, per favore.

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