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Se fare politica sia un reato

Cercare riservatamente di esercitare influenza non è da galera. Il processo per la P3 è una sceneggiata senza senso, a guardarla così, con buon senso. Il reato in questa zona grigia di azione politica e informativa non si vede, e se si veda è una definizione illiberale del reato.

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Si farà anche questa, dopo la trattativa, processo senza fattispecie d’accusa chiara: il processo per la P3. Una sceneggiata senza senso, a guardarla così, con buon senso. Tutto comincia per una indagine non proprio d’impatto eccezionale su un affarista che vuole combinare qualcosa per l’eolico in Sardegna, e fa azione di lobby con il presidente della regione e i suoi amici del centrodestra. Seguono intercettazioni e appostamenti e foto. Si scopre che a casa Verdini si riuniscono in tanti, compresi un sottosegretario e due magistrati tutti già usciti dall’indagine e non rinviati a giudizio. Verdini e altri invece sì.

 

[**Video_box_2**]Perché? Perché agiscono in segreto, contro la legge Anselmi sulla P2, riunendosi per sapere che ne sarà del lodo Alfano, che ne sarà della sentenza sui soldi di Berlusconi a De Benedetti. E vabbè, siamo borderline, concediamolo, ma il reato in questa zona grigia di azione politica e informativa non si vede, e se si veda è una definizione illiberale del reato. Infatti la riservatezza, il carattere privato delle riunioni di partito e di gruppo a scopi politici e istituzionali, non sembrerebbe proprio un reato da galera; se lo fosse, in troppi dovrebbero affollare i carceri italiani. Dicono che il patto del Nazareno è segreto: che vuol dire? Vuol dire che il risultato di un incontro e di un’alleanza politica per le riforme istituzionali, se ci fosse stata qualche chiacchiera di troppo tra i contraenti la stipula, diventa reato penale. Via, signori giudici: l’eolico non si fece, il lodo Alfano fu dismesso, i soldi a De Benedetti furono pagati e in gran copia, e l’uso di riunirsi per ottenere informazioni e influire su nomine e politiche pubbliche non è ancora né crimine né peccato mortale.

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