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Secondo Zagrebelsky il motivo dell'autodifesa è inflazionato

Andrea Mercenaro

Per il giurista, in tutte le guerre si invoca la propria sicurezza. E se non c'è la provocazione che scatena la guerra, la si crea. 

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Guerra russa all’ Ucraina. La parola a Gustavo Zagrebelsky, tra i coltissimi dei nostri e assai considerato tra gli azionisti con pedigree alla torinese. Ma meglio, diciamo alla Gad. E dunque: “Non c’è guerra che non sia giustificata con l’argomento dell’autodifesa nei confronti dell’aggressore, in atto o in potenza. E quando uno invoca la propria sicurezza, l’altro è autorizzato a fare altrettanto. Per questo, per scatenare una guerra, c’è bisogno di un casus belli, di una provocazione e, se non c’è, la si costruisce artatamente attraverso qualche ‘incidente’ “. Putin o Zelensky per me pari sono. Vabbé. Eppure tenderei a escludere  che Nuto Revelli, i fratelli Rosselli, Vittorio Foa, Massimo Mila e altri, fossero ancora vivi, a un tipetto di tali dimensioni farebbero un waterboarding. Nemmeno Giancarlo Pajetta, credo. 
 

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