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Bene Michele Serra su Mani pulite. Non è mai tardi per piangere sul sangue versato

Andrea Mercenaro

L'intellettuale ha ammesso che non farebbe più quel titolo su Cuore (vale a dire sull’Unità) così formulato: "Scade l’ora legale, panico tra i socialisti". E sbaglia chi gli rinfaccia questo e quello

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 Scade il trentesimo anniversario di Mani pulite e ciascuno tira il bilancio che ritiene più opportuno. Evito di far presente il mio. Ma non nego di aver ricordato in particolare i 41 suicidi dovuti a quella stagione. Ed essendo un inguaribile fazioso, non nego di aver ricordato con particolarissimo dispiacere i suicidi del segretario socialista di Lodi Renato Morese, del deputato socialista Sergio Moroni, del manager socialista Gabriele Cagliari e del segretario socialista Bettino Craxi, vittima quest’ultimo di un omicidio ma in realtà, per alcune somiglianze, perfino di un suicidio sui generis. E mi scuso con i troppi non nominati. Bon. E’ stato con particolare piacere, perciò, che ho ascoltato e letto la dichiarazione di Michele Serra dove l’importante intellettuale di sinistra ammetteva ieri che non farebbe più quel titolo su Cuore (vale a dire sull’Unità) così formulato: “Scade l’ora legale, panico tra i socialisti”. Con trent’anni di ritardo, però, hanno voluto sottolineare alcuni. Non è importante. Aggiungendo che s’era fatto prendere dalla foia dell’opinione pubblica, gli hanno contestato altri, laddove era proprio lui a eccitarne una parte. E anche questo, vero o no che appaia, importante non è. La cosa importante è questa: mentre sul latte versato piangere resta inutile, beh, sul sangue versato non è mai troppo tardi.

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