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Travaglio tifava contro perché a lui il catenaccio piace

Andrea Mercenaro

La più fosca e idolatrata delle serrature, l'Italia l'ha cancellata a Londra. E sbarre, chiavistelli, paletti, questa è la natura del Nostro. Per fortuna, da direttore di giornale, può contare sullo speciale catenaccio, quello sotto al titolo

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Si insiste a discutere e a litigare in maniera stucchevole dopo una settimana. E Travaglio che stava con l’Italia, e no che non stava con l’Italia; e Travaglio che tifava per l’Austria; e per il Belgio; e per i turchi; e per tutti coloro i quali contro l’Italia giocavano. Che sarà pure vero, quantunque anche Travaglio abbia un’anima. Ma neppure di questo avremmo la certezza perfino se a garantirlo fosse lui, considerato l’ottimo motivo che non di rado il Nostro mente. Ciò che invece risulta certo, e solido come granito, è che chiunque riesca fare un passo avanti rinunciando a sbarre, o paletti, o chiavistelli, ecco, costui provoca dolore a chi non sa prescinderne. E non v’è dubbio che l’Italia abbia vinto a Londra cancellando esattamente la più fosca e idolatrata delle serrature: il catenaccio. Per questo Travaglio non riusciva a tifare Italia. Gli risultava contro natura. Allora bon, finito. Quantunque un’obiezione in fondo resti: vale a dire che, in quanto direttore di giornale, egli disponga ancora di quello speciale catenaccio che sta sotto all’occhiello, al titolo e al sommario. Vero. Anche se, come confermerebbe il presidente Mao, ma di più ancora il dato sulle vendite, quello è soltanto un catenaccio di carta.

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