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C'è di peggio delle parole di Di Maio?

Andrea Mercenaro

Le uscite del ministro e ciò che temiamo davvero

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Adoriamo Guido Vitiello, la sua simpatia, la sua bella cultura e la sua rubrica sul Foglio, che aveva anche ieri ragioni da vendere nonché, come al solito, deliziosamente formulate: “Un proclama recente del nostro comandante Analfa, Luigi Di Maio, esprime con candida dabbenaggine il circolo vizioso per cui, a misura che cresce l’anarchia dei governanti, si pretende l’obbedienza dei governati: ‘Più qualcuno sarà irresponsabile, più metteremo altre norme ferree’”, aveva infatti sparacchiato Giggino.

 

E stava soprattutto, l’eleganza di Vitiello, nel polemizzare con l’assurdità dei suoi concetti. Errati. Eppure umani. Laddove noi, più incivili, non saremmo riusciti. Temiamo infatti ogni giorno, mentre il virus straparla, che ’o guaglione possa uscire al naturale: “Mascherarsi, lo capisco pure, ma tutta questa voglia di lamponi?”.

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