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Altri fascistelli al Salone del Libro

Andrea Mercenaro

Quelli che su Berlusconi non si risparmiano mai per l'uso di epiteti coloriti

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Del suo avversario Silvio Berlusconi, detestabile quanto si voglia, ieri ha letteralmente scritto: ceramizzato da chissà quali intrugli di chissà quale truccatore, maschera spaventosa, vecchio sfinito dalla degenza e dalla paura della morte, vecchio e primo artefice del disastro italiano, peggio di lui solo quel mascellone di Mussolini, vecchio ammalato dalla recita indecente, vecchio circondato da serventi e famigli (nel senso, credo, della sua indecente famiglia, ndr), aerostato sgonfio trascinato ormai rasente alle antenne e ai comignoli, ma che se ne vada in pensione, sù, e pensi finalmente alle cose serie come lo skyline di Milano 2. Ecco, così. Solo per sapere se un fascistello manesco del genere di Michele Serra, al Salone del libro di Torino, sarebbe accolto come ospite d’onore.

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