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Stampa al regime

Andrea Mercenaro

La trasmissione che era di Massimo Bordin verrà proseguita dall'establishment del giornalismo italiano, e questo aggiunge alla battaglia sacrosanta un piacevole frisson

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La campagna per mantenere in vita Radio Radicale contro la stupidità e il rancore sordo dei gialloverdi al governo procede al meglio, si avverte un po’ di affanno tra le file dei censori, piccole crepe sembrano aprirsi e la determinazione con cui gli amici di Massimo Bordin tengono botta pare davvero quella dei tempi migliori. Tra le iniziative più importanti, ovviamente, la prosecuzione mattutina di “Stampa e regime” grazie alla generosa e convinta disponibilità dei grandi giornalisti che faranno la staffetta al microfono. Il primo è stato Francesco Merlo, seguirà Paolo Mieli, poi chissà, magari Gian Antonio Stella o perfino Liana Milella. E questo oltretutto, di poter cioè apprezzare un pezzetto di regime che ci legge la stampa, aggiunge alla battaglia sacrosanta un piacevole frisson.

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