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Se le aggressioni antisemite contano meno dei gattini

Andrea Mercenaro

Ottanta tombe deturpate dalla svastica in Francia. Ma nell’ultimo giorno da direttore di Mario Calabresi, Repubblica mette la notizia dopo Claudia Schiffer e lo chef che “molla e fa il papà”

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Le aggressioni antisemite montano come una marea in tutta Europa. Devastato e profanato ieri il cimitero ebraico di Quatzenheim, in Alsazia, est della Francia. Ottanta tombe deturpate dalla svastica. Nemmeno tre settimane sono passate dal giorno della Memoria e degli editoriali grondanti severi moniti e allarmanti previsioni. Bene. Repubblica.it delle 17 e 34, nell’ultimo giorno da direttore di Mario Calabresi, aveva messo la notizia su Quatzenheim al diciannovesimo posto. Dopo Claudia Schiffer: “Lagerfeld era la mia polvere magica”; dopo il lascito del compianto stilista all’adorata gattina:”Ora Choupette è una ragazza ricca”; e anche dopo la decisione coraggiosa dello chef di grande nome: “Mollo e faccio il papà, l’unica scelta adesso è il mio bambino”. Molto dopo. Poi sarà stato un caso, o sarà stato che fino a quell’ora la politica italiana (tutta) non aveva ancora alzato un sopracciglio sull’antisemitismo del giorno, o sarà stata invece la famosa tenia che sta mangiandosi l’élite, resta il fatto che in questo modo è andata. E non si tratta di un appunto a Calabresi, intendiamoci bene. È che un nocchiero di tal fatta, purtroppo, il suo Verdelli prima o poi lo trova.

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