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Cosa c'era nella libreria di Travaglio, oltre la carta igienica con la faccia di Renzi

<p>Il&nbsp;direttore del Fatto, disinvolto, in un&nbsp;trionfo di cacche</p>

Andrea Mercenaro
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Come già saprete, si tratta di un’istantanea fissata durante una trasmissione televisiva. Si vede la parete di uno studio foderata da una libreria e ci sono dei libri, ovviamente, anche se non si leggono i titoli. Nemmeno di uno di essi. In mezzo ai libri, troneggiano due oggetti. Uno è un rotolo di carta igienica sul quale è stampata la faccia di Matteo Renzi. Vicino al rotolo, una cartolina, sempre con la faccia di Renzi attraversata da una sbarra di divieto, mostra lateralmente un mucchietto di escrementi fumanti. Davanti, sulla poltrona girevole di direttore del Fatto, Marco Travaglio sta parlando con la solita disinvoltura. Solo a quel punto, dato il contesto inflessibilmente dedicato all’idea di igiene, viene il sospetto che i libri posti ai lati del trionfo di cacche siano stati scritti dal dottor Gramellini o dal dottor Davigo.

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