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L’Internazionale Socialista per il boicottaggio di Israele

Andrea Mercenaro

L’onorevole Piero Fassino, Pd, è stato l’unico a protestare contro l’antisemitismo palese passato agli atti della socialdemocrazia

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L’Internazionale Socialista è approdata, come i lettori del Foglio sanno, alla mozione per il boicottaggio di Israele. Alla definizione della sua politica come politica di apartheid verso i palestinesi. Alla glorificazione martirologica non della Gaza popolare, ma di Hamas, che la Gaza popolare la schiaccia per statuto. Il Partito laburista con la stella di Davide, non quello di Netanyahu, il partito di Peres, di Rabin, di Golda Meir, e il più vicino a scrittori come Grossman, Oz o Yehoshua, ha immediatamente abbandonato l’organizzazione storica di cui faceva parte. Parte da sempre. La questione ha sollevato In Italia un interesse inferiore, però di un niente, a quello dell’acquisto del terzino Cazzodipiede da parte della Chieti Calcio. L’onorevole Piero Fassino, Pd, è stato l’unico a protestare contro l’antisemitismo palese passato agli atti della socialdemocrazia europea. Martina, la mozione antisemita l’ha votata. Qualche cazzone ha avuto da ridire. Ma è un ragazzotto, su. Già gli avevano sfilato dalla sacchetta la bellezza di cinque stelle. E lui, che è un compagnetto sveglio, mica ha chiesto in cambio la luna. Mezza.

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