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Il governo Conte e l'attualità di Pirandello

Andrea Mercenaro

Il premier incaricato, Savona ministro dell'Economia e il Vitangelo Moscarda di “Uno, nessuno e centomila”

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Impareggiabile Luigi Pirandello. E attualissimo: “Ma il guaio è che voi, caro mio, non saprete mai come si traduca in me quello che voi mi dite. Non avete parlato turco, no. Abbiamo usato, io e voi, la stessa lingua, le stesse parole. Ma che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sé, sono vuote? Vuote, caro mio. E voi le riempite del senso vostro, nel dirmele; e io, nell’accoglierle, inevitabilmente, le riempio del senso mio. Abbiamo creduto d’intenderci; non ci siamo intesi affatto”, spiegava all’interlocutore il Vitangelo Moscarda di “Uno, nessuno e centomila”. Che figurarsi se non andrebbe liscia, mettendola così. Ma, ecco il dubbio: saprà il presidente incaricato Conte, nella sua sacra quanto indiscussa autonomia, avvisare Mattarella che se lui fa il Moscarda, diciamo, su Savona ministro, il De Gasperi junior chiama al volo Davigo, mentre il longobardo col cappuccio se lo sbrana tout-court?

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