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I fusi orari di Di Maio

Andrea Mercenaro

Evitate di canzonare il povero candidato premier del M5s a ogni pie’ sospinto e accogliere invece i primi accenni, quantunque confusamente espressi, di consapevolezza

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Bisognerebbe evitare di eccitare la rissa o di canzonare il povero Luigi Di Maio a ogni pie’ sospinto. E accogliere invece volentieri quelli che possono suonare come primi accenni, quantunque confusamente espressi, di consapevolezza. Quando, come ieri, Di Maio scrive: “Ciao! Qui a Washington è l’una meno dieci, mentre da voi so che sono circa le sette di sera”, non necessariamente occorre intignare che gli sarebbe uscita l’ennesima, stucchevole banalità. Meglio credere invece che intendesse concedere, con l’ingenuità propria di chi milita in un movimento assai impulsivo, di essere cosciente come due fossero, in quel momento, i fusi a Washington, uno solo dei quali orario.

 

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