Salvini al voto per le primarie della lega nel seggio di via Bellerio a Milano (foto LaPresse)

Il finale scontato delle primarie della Lega: Salvini segretario

Redazione

Il leader uscente si riconferma alla guida del Carroccio con l'82,7 per cento dei voti, lasciando lo sfidante Gianni Fava al 17,3 per cento. "Ho preso più voti di Renzi"

Tutto come previsto, nessuna sorpresa. Matteo Salvini vince le primarie della Lega nord e si riconferma segretario del Carroccio con l'82,7 per cento dei voti, lasciando lo sfidante Gianni Fava al 17,3 per cento. "Una sola parola: grazie - scrive il leader leghista su Facebook - Abbiamo abbondantemente superato l'80% dei voti! Ora l'obiettivo è mandare a casa Renzi, Alfano, Boschi e Boldrini, bloccare l'invasione clandestina in corso, rilanciare lavoro e speranza in Italia. Se voi siete pronti, io ci sono. Insieme si vince!". Poi, parlando con i giornalisti, scherza: "Mi sono tolto la piccola soddisfazione di aver preso più voti di Renzi".

  

“Hanno partecipato al voto il 56,6 per cento degli aventi diritto”, ha confermato Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega Nord. Il plebiscito di Salvini si fa evidente in particolare in alcune regioni: una media di oltre il 91 per cento di consensi in Veneto, addirittura il 100% dei voti in Valle d''Aosta. Ma Salvini ha registrato percentuali oltre il 90 per cento anche in Umbria (95 per cento) e Liguria (95 per cento). In Piemonte e in Friuli il segretario è stato riconfermato con l'87 per cento dei consensi, mentre in Toscana e nelle Marche si è attestato all'83 per cento. Distanti le percentuali tra Trentino (81 per cento) e Alto Adige (69 per cento) ed Emilia (76 per cento) e Romagna (59 per cento). In Lombardia, la regione governata da Roberto Maroni in cui il mantovano (e bossiano) Fava fa l'assessore all'Agricoltura, Salvini ha ottenuto un 78 per cento.

 

"Se vince Salvini e porta la Lega al sud, è finita”, aveva minacciato l'ex leader, Umberto Bossi, a margine delle primarie del partito. "Io – diceva Bossi- sono per continuare l'esperienza del movimento di liberazione del nord. Salvini è la brutta copia di Renzi". "Hanno vinto i militanti. Bossi faccia i conti con loro e con la sua coscienza”, ha risposto Salvini, pochi minuti dopo la sua riconferma a segretario. "Non ho tempo da perdere con nostalgici e reduci", ha aggiunto, ma specifica: "Io non caccio nessuno". "Con ieri si chiude il capitolo di un uomo solo al comando e di chi dice che la linea lepenista non ci piace", ha dichiarato oggi Matteo Salvini. "E evidente - chiosa - che non è stata avvalorata la battaglia sovranista, federalista e identitaria della Lega. Sovranista e federalismo vanno dalla stessa parte". "In tanti si sono espressi e la prossima volta faremo in modo - assicura - che si esprimano tante persone in più".

    
"Adesso avanti tutti insieme”, ha aggiunto ieri Calderoli, “Uniti come sempre, con la guida sicura del nostro segretario federale Matteo Salvini, che in questi anni ha fatto crescere e ha rafforzato la nostra Lega e adesso ci riporterà al governo del paese e alla conquista di maggiori forme di autonomia per la Lombardia ed il Veneto".

  

"Congratulazioni a Matteo Salvini confermato con oltre l'80 per cento segretario della Lega Nord, una grande occasione per rilanciare davvero il Polo Sovranista", scrive su Facebook il segretario del Movimento Nazionale, Gianni Alemanno.