La procura di Trani

Replica del pm della procura di Trani Michele Ruggiero. E controreplica

Redazione
Il pm Michele Ruggiero risponde al giornalista fogliante Luciano Capone in merito all'inserto dedicato alla procura di Trani, "salita agli orrori delle cronache per una serie d’inchieste contro l’universo mondo, poi smarritesi in qualche cunicolo sotterraneo o finite nascoste dietro qualche botola segreta". Il nostro giornalista, a sua volta, controreplica.

Gentile sig. Capone, per amore di Verità ed al solo fine di difendere la mia onorabilità, il mio prestigio e le mie funzioni di magistrato del Pubblico Ministero (onorabilità, prestigio e funzioni che sommessamente ritengo dileggiati nel suo articolo apparso sul Foglio), tengo ad evidenziare la incompletezza e infondatezza di alcune informazioni da Lei fornite ai lettori circa la mia persona e le mie inchieste. Ed allora, nell’ordine:

 

1) “Tranigate” e “disciplinare innanzi al CSM”. Lei, sig. Capone, riferisce ai suoi lettori del fatto del mio deferimento innanzi al CSM, ma non riferisce ai medesimi suoi lettori del fatto del mio definitivo proscioglimento da ogni addebito disciplinare: esito, quest’ultimo, che dimostra l’infondatezza dell’incolpazione disciplinare all’epoca promossa nei miei riguardi dall’allora Ministro di Giustizia Alfano;

 

2) La “sfida ai mulini a vento finanziari”.  Lei, sig. Capone, omette di riferire che le mie inchieste sulle Carte di credito dell’American Express, sui prodotti derivati di Banca Intesa e su quelli di BNL, nonché le inchieste sulle manipolazioni di mercato da parte di alcuni analisti di note Agenzie di Rating sono culminate in processi che sono attualmente in corso in avanzata fase di istruttoria dibattimentale: nulla, purtroppo, può il PM per accelerare i tempi di definizione dei giudizi. Finora, comunque, tutti i giudici ai quali, nelle suddette mie inchieste e processi, numerosi e qualificati difensori hanno eccepito (in fase di udienza preliminare e in fase di dibattimento) la mancanza di competenza per territorio dell’Ufficio giudiziario di Trani, hanno ritenuto con articolati provvedimenti la piena competenza del nostro tribunale e, quindi, la correttezza giuridica delle scelte del sottoscritto. E se a Milano un giudice ha ritenuto non fondata l’ipotesi di accusa contro un analista dell’Agenzia Fitch, a Trani altro giudice ha ritenuto fondata l’ipotesi di reato e ha così deciso di rinviare a giudizio l’altro analista della medesima Agenzia Fitch (il processo è in corso).

 

3) Non ho mai chiesto – diversamente da quanto leggo nell’articolo – di visionare alcun “rapporto di Barak Obama”: sul punto, dunque, lei riferisce ai suoi lettori una cosa non vera;

 

4) Vaccini e Autismo. Ho affrontato (doverosamente e su impulso di parte) l’inchiesta sui Vaccini gestendo le indagini unitamente (coassegnazione) al Procuratore Capo Dr Capristo con il quale ho avuto modo di condividere una difficile e sofferta attività investigativa, svolta con il prezioso ausilio dei Carabinieri del NAS e con il contributo di valorosi consulenti tecnici;

 

5) In ordine all’ex Sindaco di Trani Tarantini, lo stesso è stato condannato per alcune imputazioni all’esito del mio processo sul cimitero comunale: anche su questo punto, dunque, Lei riferisce una cosa non vera.

 

6) In ordine all’indagine denominata Sistema Trani, Lei parla di “processo senza prove” mentre non riferisce ai lettori che il Tribunale della Libertà di Bari ha confermato su tutta la linea l’impostazione accusatoria del sottoscritto (condivisa dal Gip Dr Messina nella ordinanza cautelare). Posso assicurarle di avere tentato di fare finora il mio dovere di magistrato del Pubblico Ministero alla ricerca della Verità ed ispirandomi al principio della uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.

 

Michele Ruggiero, Pm Trani

 


 

 

Gentile dott. Ruggiero,
la ringrazio per l’attenzione e cerco di replicare alle sue osservazioni, anch’io per amore di Verità.

 

1) E’ una giusta precisazione: il suo proscioglimento davanti al Csm dimostra che erano infondate le incolpazioni rivolte nei suoi riguardi dal ministro Alfano, come erano infondate le sue rivolte all’ex presidente Berlusconi.

 

2) Sulla “sfida ai mulini a vento finanziari” nessuno ha scritto che i processi sono tutti chiusi, ma che i tronconi e i procedimenti paralleli sono stati archiviati quando se ne sono occupati altri tribunali. La disfida di Trani è ancora aperta e siamo tutti in attesa di sapere come andrà a finire, ma per adesso gli unici giudizi definitivi sono favorevoli ai “mulini a vento”.

 

3) La notizia dell’intenzione della procura di Trani di visionare il “rapporto di Barack Obama” è stata riportata negli anni passati dai principali quotidiani nazionali e locali, e finora mai smentita. Ne prendiamo atto.

 

4) L’inchiesta “vaccini e autismo” e la sua replica fanno riflettere su come funzioni l’obbligatorietà dell’azione penale: se anziché da una persona che crede nella correlazione vaccini-autismo, l’impulso di parte fosse partito da qualche cittadino convinto che sui cieli di Trani vengano spruzzate “scie chimiche” per irrorare la popolazione e controllarla mentalmente, ci sarebbe stata allo stesso modo una “difficile e sofferta attività investigativa” con “il contributo di valorosi consulenti tecnici” per confermare che si tratta di una teoria bizzarra e scientificamente infondata?

 

5) A quanto mi è dato sapere, dopo la lettura del dispositivo e per ammissione del difensore del sig. Tarantini, l’ex sindaco di Trani è stato assolto da ogni accusa. Probabilmente c’è dell’altro che non sappiamo, ma se Tarantini è stato condannato per qualcosa riguardo al cimitero è forse il caso che anche lui e il suo legale ne vengano informati.

 

6) Riguardo all’inchiesta “sistema Trani”, la “assenza di prove” è una mia – suppongo legittima – opinione. Evidentemente il tribunale del Riesame si è occupato delle misure cautelari, ma mi risulta difficile immaginare che abbia potuto confermare “su tutta la linea l’impostazione accusatoria”, anche perchè “tutta la linea” non è nota, visto che a distanza di due anni quell’indagine non è stata ancora chiusa. Non è pertanto vero che ho parlato di “processo senza prove”, semplicemente perché il processo non c’è, non essendoci ancora stato – dopo due anni – né un rinvio a giudizio né una richiesta di rinvio a giudizio.

 

Cordialmente,
Luciano Capone

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