Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio (foto LaPresse)

Legge elettorale, le solite comiche

Mario Sechi

L’accordo a 4 balla, ma non crolla. Il Pd ha evidentemente un problema di tenuta nel gruppo, ma la tragedia per ora non c’è

San Fortunato, vescovo

General Distraction. La legge elettorale à la tedesca (si fa per dire) balla la rumba. Stamattina con il voto segreto è stato approvato (270 a 256) alla Camera un emendamento sul Trentino-Alto Adige presentato dalla deputata dell’opposizione Biancofiore. La maggioranza è andata sotto e a Montecitorio è scoppiato il caos. Il Pd ha accusato i grillini che, a loro volta, hanno rovesciato le accuse sul Pd. Il capogruppo dei democratici, Ettore Rosato, ha puntato il dito sui Cinque Stelle: “La vostra parola non vale nulla”. Il pentastellato Toninelli ha ribattuto: “Non siete in grado di controllare il partito, è una responsabilità della maggioranza”. L’accordo a 4 balla, ma non crolla. Mentre il titolare di List stende le sue note sul taccuino, l’aula valuta una sospensione dei lavori e soprattutto dei livori. Se l’accordo sul tedeschellum salta, si torna al testo del Rosatellum e il processo di approvazione si allunga. Difficile immaginare un’inversione di marcia a questo punto. Si andrà avanti. Al di là della gravità dell’incidente, della sospensione dei lavori o meno, la discussione sta convergendo sulla necessità di approvare l’impianto totale della legge elettorale e sorvolare sull’emendamento Biancofiore. Dopo la fiammata di Rosato gli interventi in aula stanno cercando un percorso di voto condiviso tra i partiti del patto elettorale. C’è evidentemente un problema di tenuta nel gruppo del Pd. Ma la tragedia per ora non c’è, siamo al comico d’occasione, al vaudeville parlamentare. Che si fa? Si aspetta, wait and see.

 

General Election. Il Regno Unito ha cominciato stamattina a votare per il rinnovo del suo parlamento. Oggi vedremo se la scelta di Theresa May di andare a elezioni anticipate è stata un azzardo o un calcolo politico vincente. Exit poll alle 23, un’ora dopo arriva il primo collegio assegnato, di solito da uno dei tre collegi di Sunderland, spoglio avanti tutta notte. Il risultato generale effettivo si avrà solo la mattina, quando tutti i collegi avranno il loro candidato vincente. Gli exit poll sono affidabili? Sì. Come si presentano i partiti ai blocchi di partenza? Ecco la panoramica di tutti i sondaggi raccolti da Five Thirty Eight:

 

 

I sondaggi dicono che vinceranno i conservatori. Nate Silver fa tre scenari: 1. I Tories vincono bene ma non troppo (media + 6.3 per cento); 2. Larghissima vittoria dei Tories; 3. I Tories perdono la maggioranza e vanno sotto i 326 seggi.

Come vedete, non sembra probabile una vittoria dei laburisti, ma gli inglesi in politica hanno opinioni volatili come il gin e non sappiamo che effetto ha avuto sull’elettorato la strage di Londra. May cominciò la sua campagna elettorale con percentuali di vantaggio che sfioravano il 20 per cento, Corbyn con il suo manifesto neo-socialista e un paio di errori di May (male il programma economico, male i confronti in tv) ha contribuito a diminuire questo distacco e addirittura – come vedete nella tabella sopra – ci sono sondaggi (quello di Survation fatto dopo l’attentato di Londra) che danno un distacco minimo di 1 punto tra i due partiti principali. C’è altro? Perbacco, sì, il sistema elettorale: maggioritario a turno unico basato su 650 collegi uninominali, questo vince e questo perde. Semplicità. Democrazia.

 

Merkel & Draghi. La produzione industriale della Germania è tornata a crescere in aprile dopo lo stop di marzo: mese su mese è cresciuta dello 0,8 per cento. E’ una buona notizia per Angela Merkel, in campagna elettorale e avviata a conquistare il quarto cancellierato. I buoni risultati dell’economia europea stanno accelerando la collisione tra la Germania e la Banca centrale europea. Oggi a Tallinn si riunisce il board della Bce, Draghi manterrà ferma la linea dei tassi minimi e del programma di quantitative easing, ma le pressioni per uno stop e una revisione della sua linea politica stanno aumentando. Pochi giorni fa, Sabine Lautenschläger e Jens Weidmann, i consiglieri tedeschi nella Bce hanno sollecitato un cambio di linea politica.

 


 

8 giugno. Nel 452 Attila invade l’Italia. Il problema è che non è rimasto.

 

L'affresco di Raffaello che raffigura l'incontro tra Attila e Papa Leone Magno