Magnifica

Alessandro Litta Modignani

Maria Rosaria Valentini
Sellerio, 270 pagine, 16 euro

Siamo in un piccolo borgo sperduto sull’Appennino, circondato da folti boschi, all’epoca in cui gli italiani portano nomi come Aniceto, Eufrasia, Pietrino. La guerra pare finita appena ieri, l’occupazione tedesca è un ricordo vivo. Con la scusa di alzarsi presto per andare a caccia, Aniceto se la fa di nascosto con la Teresina, uno fra i tanti. In paese lo sanno tutti, anche Eufrasia che però finge di non accorgersi, felice in cuor suo di sottrarsi alle voglie di “quel rospo”. Anche i figli hanno capito, e covano rancore verso quella donna. Ma la vita è strana e i boschi dei dintorni riservano sorprese inimmaginabili, che sconvolgeranno i sentimenti e le vite stesse dei protagonisti. Eufrasia muore, Ada Maria e Pietrino sono costretti a crescere con l’amante del padre, che si rivela tutt’altro che matrigna, anzi consigliera preziosa. Ada Maria protegge il fratellino e si dà da fare, non sta mai ferma un momento. Ogni giorno si reca al lavoro nel profondo del bosco, straniandosi ammutolita nel ricordo dolce e doloroso della madre. Ascolta i suoni, i rumori, i versi della natura. Sente strani fruscii: sono passi o è il vento? Intravede un movimento fra gli alberi: è un animale o un uomo? Vive qualcuno in quel bosco, o è stata seguita? Sente una “presenza”: forse è lo spirito della madre, forse il Demonio. Anche in paese circolano voci strane. C’è chi giura di aver visto delle ombre aggirarsi nella notte, fra i vicoli intorno alle case. Le donne, superstiziose, lasciano qualche piatto con avanzi di cibo sul limitare del borgo, per le anime dei morti e per scansare il malocchio. Regolarmente quei piatti al mattino sono vuoti. Ma Ada Maria non è sciocca, è andata a scuola, sa bene che sono le volpi a cibarsi di quei pochi resti. Vede gli occhi dei volpini, puntini luminosi nel buio della notte. L’importante è rinforzare le protezioni dei pollai. La prosa lieve di Maria Rosaria Valentini crea un’atmosfera incantata, onirica, che solca di continuo i confini fra gli esseri senzienti e le cose inanimate. Ada Maria è quasi una betulla. Nel capanno, gli animali imbalsamati dal padre la fissano stupiti. Quando è sola sul monte, si arrampica ovunque “con zampe di capra”, e parla con l’eco: “Bella! gridava. Bella! dichiarava la sua stessa voce”. Una coppia di tronchi, addossati l’uno all’altro, sembrano volersi amare, o soffocare. A più riprese l’amore fa capolino, si mimetizza, resiste, fugge, infine dilaga. Gli uomini non sono in grado di contrastarlo e finalmente la felicità sembra a portata di mano. A meno che il destino non decida di concludere ciò che aveva lasciato in sospeso, prendendosi la sua crudele rivincita.

 

MAGNIFICA
Maria Rosaria Valentini
Sellerio, 270 pagine, 16 euro

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