Doppio attentato a Mogadiscio, Somalia (foto LaPresse)

Oltre 270 morti nel doppio attentato di Mogadiscio

Redazione

Un camion bomba è esploso davanti all'hotel Safari e al ministero degli Esteri nel centro della capitale somala. Un'altra esplosione ha colpito il distretto Medina. Diverse fonti indicano nei terroristi di al Shebaab i responsabili del massacro

Roma. Le dimensioni della carneficina che sabato ha devastato il centro di Mogadiscio sono aumentate con il trascorrere delle ore. L'ultimo bilancio - del tutto provvisorio - è di 276 morti accertati ed oltre 300 feriti causati dall'esplosione di un camion imbottito di esplosivo deflagrato davanti all'hotel Safari ed al ministero degli Esteri sulla grande arteria centrale Jidka Afgooye della capitale somala. Diverse fonti indicano nei terroristi di al Shebaab i responsabili del massacro. L’attacco è stato compiuto sabato, intorno alle 14.40 italiane. Nella tarda serata di ieri il ministro dell'Informazione somalo, Abdirahman O. Osman, ha confermato il numero delle vittime e confermato che si è trattato dell’attacco più letale dopo l'inizio di un'insurrezione islamica nel paese, nel 2007. "Il bilancio è salito al momento a 276 morti e 300 feriti come conseguenza del barbaro attacco compiuto dal gruppo terroristico al Shabaab a Mogadiscio", ha dichiarato Osman.

  

I somali hanno reagito marciando per dimostrare la loro rabbia verso il gruppo islamista – legato ad al Qaeda dal 2012 e che controlla ancora il centro ed il sud della Somalia – sebbene nessun’organizzazione terroristica sin’ora abbia rivendicato la strage. Il funzionario di polizia Ibrahim Mohamed ha detto all'agenzia di stampa Afp che il numero di vittime potrebbe aumentare. "Ci sono più di 300 feriti, alcuni di loro seriamente", ha spiegato. Negli ospedali mancano le attrezzature, i medicinali e il sangue per poter tenere in vita i feriti, così il bilancio rischia di aggravarsi ulteriormente. Il presidente Mohamed Abdullahi Mohamed, detto “Farmajo” ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale e ha chiesto donazioni di sangue e fondi per le vittime dell'attentato di sabato. "L'orribile attacco di oggi dimostra che il nostro nemico non smetterà di causare dolori e sofferenze alla nostra gente. Uniamoci contro il terrore", ha dichiarato in un tweet il presidente.

  

Riguardo alla dinamica dell’attentato, la polizia ha spiegato che un camion bomba è stato fatto esplodere davanti all’ingresso dell’ hotel Safari nell'intersezione K5 – nella zona della capitale dove si trovano anche molti uffici governativi, ristoranti e chioschi. La bomba ha raso al suolo diversi edifici e incendiato decine di veicoli e molte persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie. Gran parte delle vittime è costituita da venditori ambulanti che si trovavano sulla grande arteria stradale. Due ore dopo, un'altra esplosione ha colpito il distretto Medina della capitale, nel quale due persone sono rimaste uccise.

   

L'attentato è avvenuto a 2 giorni dalla visita a Mogadiscio dei vertici del comando militare americano per l'Africa, ricevuti dal capo dello Stato nelle stesse ore in cui si dimettevano il ministro della Difesa e il capo delle Forze armate somali.

   

"In dieci anni di primo soccorso non abbiamo visto nulla di simile", ha scritto in un tweet il servizio Aamin Ambulance. E sarebbe potuta essere peggiore: un altro camion bomba, secondo alcune fonti investigative, era pronto ad esplodere davanti alla vecchia sede della Somalia Airlines, nel quartiere di Wadajir, lo stesso dove sorge l'Hotel Safari e contiguo all'aeroporto.

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