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Il signore dei corvi

La recensione del libro di Christopher Skaife, Guanda, 251 pp., 18 euro

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Ogni lavoro è diverso dall’altro, qualcuno si assomiglia, pochi sono quelli affascinanti, moltissimi tutti gli altri. Quello di Christopher Skaife è stato definito “il più strano di tutta la Gran Bretagna”, “ma è sicuramente il migliore”, scrive lui stesso in questo curioso libro che in patria – e non solo lì – è un bestseller. Sì, perché lui, originario di Dover, dopo 24 anni di onorata carriera nella British Army, è diventato – citando il titolo ufficiale – Yeoman Warder della Torre di Londra, palazzo reale e fortezza di sua maestà dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità, nonché membro del Sovereign’s Body Guard of the Yeoman Guard Extraordinary, ritenuto il più antico “corpo di uomini” al mondo ancora esistente dai tempi di Enrico VII, più o meno dopo la Battaglia di Bosworth Field del 1485.

 

In teoria, assieme agli altri suoi colleghi, avrebbe il compito di assistere i prigionieri e di proteggere i gioielli della corona custoditi all’interno della Waterloo Barracks – dall’Imperial State Crown, preziosissima corona tempestata da 2.868 diamanti, zaffiri, smeraldi e perle al diamante Star of Africa di 530 carati senza dimenticare il Koh-i-noor che brilla sulla corona reale con un diamante da 109 carati che si dice porti sfortuna se a possederlo è un maschio. In realtà, tra quelle mura in cui hanno trovato la morte per decapitazione due delle sei mogli di Enrico VIII, Anna Bolena e Catherine Howard, entrambe accusate di adulterio, Skaife ha un compito ben più importante. Non essendoci più alcun prigioniero (almeno per ora, perché a Londra tutto è possibile) si occupa dei corvi.

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La leggenda vuole che se quelli custoditi all’interno della Torre di Londra moriranno o voleranno via, la Corona cadrà e con essa la Gran Bretagna: da questo si capisce perché quei volatili siano così ben protetti e coccolati, nutriti quotidianamente con carne cruda e biscotti inzuppati nel sangue proprio dal loro “signore”, l’autore di questo libro, vestito di nero e rosso con tanto di cappello. Lui è il Ravenmaster, il Maestro dei Corvi, una figura che gli inglesi chiamano ironicamente Beefeater (mangiatore di carne di manzo).

   

  

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I corvi che vivono stabilmente nella torre sono sette in tutto: sei per obbedire alla leggenda, il settimo di scorta. Ognuno ha il suo nome e vengono trattati come delle star, soprattutto sui social network, Instagram in primis, dove Skaife stesso ha la sua pagina ufficiale in cui posta foto con le sue creature.

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“I corvi sono stati i miei maestri e io il loro allievo”, scrive. “Grazie a loro ho scoperto cosa significhi essere umani; ho imparato ad ascoltare, a osservare e a stare zitto”. Sono animali molto intelligenti che spiccano per il loro sense of humour che talvolta, assicura lui che li conosce molto bene, è anche maligno. L’importante è non fargli spiccare il volo anche perché, al momento, tra Brexit e Megxit, la regina ha davvero altro a cui pensare. 

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Il signore dei corvi

Christopher Skaife 

Guanda, 251 pp., 18 euro

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