recensioni foglianti

L'astrologo quantistico

Roberto Persico

Michael Brooks
Bollati Boringhieri, 224 pp., 22 euro

Chiunque abbia guidato un’automobile ha utilizzato un giunto cardanico, e chiunque sia andato in barca ha usato una bussola retta da una sospensione cardanica; ma quanti hanno messo in relazione questi strumenti con il loro inventore, Girolamo Cardano, medico, astrologo, matematico, nato a Milano nel 1501, morto nel 1576? E quanti hanno contezza della vita a dir poco avventurosa condotta da quest’uomo?
Già la nascita del piccolo Girolamo è una sfida alla sorte, dato che la madre, vedova non proprio irreprensibile, aveva fatto di tutto per sbarazzarsi dell’indesiderata gravidanza; ma i tentativi non avevano sortito effetto, e il piccolo era venuto alla luce. Gracile e dato per spacciato, viene rianimato dalla levatrice con un bagno in vino tiepido, e comincia un’esistenza errabonda e tormentata. Giovane geniale e squattrinato, si mantiene agli studi giocando d’azzardo, ed è nelle bische malfamate che prende a calcolare la frequenza delle combinazioni di carte e dadi e a usare i suoi studi per spennare i malcapitati. Laureato a Padova in Medicina, si vede rigettare dal Collegio dei medici della sua Milano la domanda per esercitare nella città, perché lo statuto dell’associazione ammette solo membri nati da matrimonio regolare, e finisce a vivere di elemosine. Gli capita però l’occasione di curare il priore dei canonici di Sant’Agostino, si guadagna sul campo la fama di medico di vaglia e si vendica del Collegio con la pubblicazione di un libello sull’incompetenza medica che ha una diffusione straordinaria; la sua fama si diffonde in tutta Europa, e una dozzina d’anni più tardi il Collegio lo accetta, e anzi finisce per nominarlo rettore. Quando varca le Alpi, Girolamo è una celebrità: a Parigi organizzano convegni in suo onore, in Scozia fanno a gara per farsi curare da lui, a Londra gli viene affidato il giovanissimo re Edoardo VII. Ma col successo vengono le tribolazioni: il figlio minore è un poco di buono, il maggiore uno scioccone che finisce condannato a morte per aver ucciso la moglie, sposata cedendo ai maneggi della di lei spiantata famiglia che mirava ai denari di Girolamo, e la buona società prende le distanze dal padre di un omicida. Nel frattempo Niccolò Tartaglia, altro matematico di genio, lo accusa di avergli rubato le idee, e i suoi scritti di astrologia finiscono nel mirino dell’Inquisizione; fino a che il nuovo Pontefice, Gregorio XIII, appassionato di astronomia, lo scagiona da ogni accusa e lo nomina nel collegio dei medici di Roma, dove finirà i suoi giorni circondato di ammirazione.
Come se la storia di Girolamo Cardano non fosse già abbastanza coinvolgente di suo, Michael Brooks, divulgatore scientifico dottorato in Fisica, la racconta intrecciandola con un’accattivante e accessibile spiegazione della meccanica quantistica, di cui mostra le connessioni con le intuizioni del matematico del Cinquecento. Il risultato è un libro che restituisce alla storia della scienza tutto il fascino dell’avventura che caratterizza le vicende umane.

 

L'ASTROLOGO QUANTISTICO
Michael Brooks
Bollati Boringhieri, 224 pp., 22 euro

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