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Terrazzo

La leggenda del pianista col rimorchio

Michele Masneri

Da nord a sud la scommessa itinerante di Alexander Romanovsky

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Da qualche giorno sta attraversando l’Italia col suo piano (stasera a Milano, e poi scendendo Veneto, Liguria, Toscana, Roma, e Sicilia). Alexander Romanovsky, giovane pianista di fama di base in Svizzera, durante il Covid si è inventato un’idea mica male per portare i suoi concerti in giro per l’Italia anche a teatri chiusi.

 

Grazie al contributo tecnico ed economico di un gruppo di imprenditori bresciani si è costruito uno speciale pianoforte itinerante, infilato in un carrello che viene agganciato all’automobile e si monta e smonta con facilità. Si chiama “Piano B” la tournée che è partita il primo luglio e vede il concertista alternarsi tra la guida e la tastiera. L’allestimento dell’immaginifico palco mobile richiede meno di 45 minuti e l’occupazione del suolo pubblico è minima (12 mq); inoltre il pianoforte che Alexander suona è un vero e proprio “piano B”, trattandosi di un modello B della Steinway & Sons.

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Lo spettacolo poi può svolgersi all’aperto in totale sicurezza e nel rispetto delle norme anti Covid. La durata dei concerti è di un’ora circa e il programma comprende musiche di Chopin e Rachmaninov. Più dei “Preludi da viaggio“, scritti appositamente da Nicola Campogrande. Il tour “a rimorchio” avviene in luoghi anche non classici, tra ville private, piazze, cliniche, il Vittoriale di Gardone, la comunità di San Patrignano, e la Galleria Doria Pamphilj a Roma.
 

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