LA GAFFE

La tv italiana continua a scambiare la guerra in Ucraina per un gioco

Francesco Dalmazio Casini

Piazza Pulita confonde i cunicoli sotto le acciaierie Azovstal per un gioco da tavolo postapocalittico. Non è la prima volta che i mezzi di informazione si fanno suggestionare da immagini tratte da mondi immaginari

Da Mariupol a Mad Max il passo è breve. Ieri sera a Piazza Pulita, in onda su La7, è stata trasmessa un’infografica che avrebbe dovuto rappresentare la rete di cunicoli che si estendono sotto le acciaierie del complesso Azovstal di Mariupol. L’immagine mostra la dissezione di un potetico bunker sotterraneo, esteso per sei piani nel sottosuolo e che include infermerie, sale controllo, alloggiamenti, un saloon, generatori e persino una serra sotterranea. Un’ipotesi suggestiva, graficamente impressionante. Se non fosse che l’immagine è completamente falsa.

  

L'immagine tratta dal gioco da tavolo Blackout mostrata nel corso della trasmissione

  

Si tratta infatti di un’illustrazione realizzata per pubblicizzare un gioco da tavolo chiamato "Blackout", tra l’altro mai realizzato a causa del fallimento della campagna di crowdfunding. Nel mondo apocalittico di "Blackout" gli esseri umani vivono in bunker sotterranei per sfuggire ai mostri che popolano la superficie ormai completamente devastata.

 

Guardando l’immagine diffusa da Piazza Pulita (e anche da Porta a porta) si nota infatti che la parte in superficie risponde alle classiche rappresentazioni degli insediamenti umani in ambientazione post apocalittica. Di certo ha poco a che vedere con una città industriale o con gli impianti industriali dove sono asserragliati gli ultimi difensori della città. Più "Resident Evil", che Mariupol. Fermo restando che i cunicoli sotto Azovstal esistono e sono stati attrezzati a scopo militare, dunque gli interventi della trasmissione restano validi, non serviva un’indagine approfondita per avere la sensazione che l’immagine non fosse una riproduzione del complesso.

 

Forse qualche sospetto doveva venire anche solo guardando la fonte, in bella vista nella grafica proiettata durante la trasmissione. L’immagine sarebbe stata diffusa da Sergei Markov, un analista russo che in passato è stato tra i consiglieri di Vladimir Putin. Markov è saltato agli onori della cronaca negli ultimi giorni quando in televisione ha affermato che la responsabilità del massacro di Bucha sarebbe stata del “regime barbaro e fascista” di Kyiv. Secondo il politologo, i morti nella cittadina sarebbero da imputare alle forze armate ucraine, che avrebbero ucciso i civili per rappresaglia (perché, dice "hanno accettato degli aiuti umanitari dall’esercito russo, cosa che Volodymyr Zelensky aveva proibito”). 

 

Non è la prima volta che i mezzi di informazione italiani si fanno suggestionare da immagini tratte da mondi immaginari. Il 25 febbraio era stata la volta del TG2, che aveva mostrato la “pioggia di missili” che i russi stavano scatenando sull’Ucraina. Il video (che inspiegabilmente mostrava vettori che partivano verso l’alto piuttosto che abbattersi sull’abitato), in realtà proveniva dal videogioco War Thunder, uno dei più popolari simulatori di battaglie online.

  

 

Il 24 marzo un video rilanciato dal quotidiano La Stampa, insieme a Repubblica e Panorama, mostrava l’abbattimento di quattro elicotteri russi da parte dei sistemi antiaerei ucraini, con tanto di dettagli come il modello e l’entrata in servizio dei velivoli. Un colpo grosso per le forze di Kyiv, se non fosse che le immagini venivano dal videogioco per computer ArmA 3. C’è da dire che il video era stato diffuso anche da canali di informazione ucraini e spacciato per vero e che la rettifica è poi stata rapida. Tuttavia, un po’ di verifiche in più non avrebbero guastato.

 

Nel pomeriggio di venerdì, comunque, con un tweet Piazza Pulita ha provveduto a rettificare l'errore commesso durante la trasmissione (anche a seguito di un'ondata di segnalazioni sui social, alcune delle quali molto poco educate).

 

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