Non solo Fedez, meglio di Fedez. Quando Troisi venne censurato a Sanremo
La marcia indietro degli autori Rai al Festival del 1981 e la risposta memorabile dell'attore
Nel 1981 Massimo Troisi insieme ai compari del trio La Smorfia, Lello Arena e Enzo Decaro, sarebbe dovuto essere ospite del Festival di Sanremo.
Troisi non vuole recitare un copione ma parlare a braccio di politica e religione, in relazione anche al terremoto dell’Irpinia avvenuto il 23 novembre precedente. Gli autori Rai gli danno inizialmente l'ok, salvo poi fare marcia indietro: chiedono di censurare le parti “scottanti” sull’Annunciazione e sul presidente della Repubblica Pertini in visita ai terremotati. L'attore allora decide di annullare la sua esibizione, rinunciando anche a promuovere il suo film, Ricomincio da tre, in uscita quell'anno. Poco male, la pellicola fu un successo clamoroso e gli valse due David di Donatello.
E l'anticipazione del forfait data da Troisi al giornalista Gianni Vasinone, dall'hotel nel quale soggiornava, è diventata un pezzo di storia della tv e rimane ancora un capolavoro di ironia e di arguzia: siccome non si può parlare di religione, di politica o del terremoto, dice Troisi, "allora mo' so' indeciso tra una poesia di Giovanni Pascoli e una di Carducci".
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