L’ultimo è stato Glenn Greenwald, Premio Pulitzer: s’è licenziato. Ha lasciato il suo Intercept e si è buttato sulla sua newsletter. Qualche settimana prima di lui, Casey Newton, il Leo Messi del giornalismo tech: ha lasciato dopo sette anni The Verge e si è creato la sua Platformer. Racconterà il mondo della Silicon Valley e costerà dieci dollari al mese. Prima ancora Luke O’Neil, dimessosi dal Boston Globe dopo essersi visto cancellato un editoriale. “Al Globe mi davano 400 dollari a settimana. Per recuperare quella cifra, mi è bastato raggranellare più abbonati alla mia newsletter”. Adesso ha 50 mila dollari l’anno e nessuno che gli cambia i pezzi.
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