L'automobile Tesla che si guida da sola è realtà. Quasi

Giovanni Battistuzzi
Elon Musk, il Ceo della casa automobilistica americana, ha annunciato il nuovo software che permetterà alle vetture di autopilotarsi e un sistema rivoluzionario di mappatura delle strade. Queste avranno però ancora volante, pedali e "un software beta", aggiornabile e in continua evoluzione. Ecco come funziona il nuovo modello.

Un'automobile che si guida da sola, automatica in tutto, dalla partenza al parcheggio. E' l'autopilot ed esiste e funziona. Brevetto Tesla, versione 7.0 del modello S, in produzione da oggi. O quasi. Perché nel presentare l'aggiornamento del software che dovrebbe pilotare in autonomia la vettura, il ceo della casa automobilistica americana, Elon Musk, ha ammesso che i modelli che verranno dotati del dispositivo di guida autonoma non smetteranno di avere volante, pedali e verranno muniti di "un software beta", aggiornabile e in continua evoluzione, "perché questa è una rivoluzione che richiede tempo e un conto è il laboratorio e i test privati, un altro è la strada".

 

Alla base dell'algoritmo di Tesla per l'autopilota c'è l'Autosteer, un programma progettato inizialmente per la guida autostradale che segue le informazioni geografiche delle highways, curve comprese, per far viaggiare autonomamente l'automobile entro un intervallo che va dalle 18 alle 90 miglia orarie con tanto di rilevamento della posizione degli altri veicoli per evitare incidenti. Il sistema ora è stato aggiornato anche per la circolazione urbana ed extraurbana ed è stato raffinato il metodo di rilevamento e classificazione dei veicoli: oltre alle auto anche biciclette, motorini e moto vengono distinti dai rilevatori e in questo modo ora è possibile la guida autonoma dell'auto anche in città. Tutto ciò a patto, per ora, che le mani del guidatore impugnino il volante e che il suo sguardo – l'auto rileva anche l'attenzione di chi è alla guida – sia diretto verso la strada. Vale lo stesso per la grande innovazione presentata da Tesla, l'auto-lane-change, ossia la capacità dell'auto di effettuare sorpassi e cambiare corsia.

 

"La vettura è indipendente, ma scordatevi almeno all'inizio di poter dormire mentre questa vi scorrazza in giro", ha sottolineato Musk. "Manca poco, ma ci vorrà ancora tempo".

 



 

Il nuovo algoritmo della Tesla verrà installato su tutti i modelli S prodotti dal settembre 2014 a oggi, circa 60 mila modelli, ossia tutti gli esemplari con fotocamera anteriore e posteriore, sensori a infrarossi e ultrasuoni e sistema di navigazione gps di precisione. Un aggiornamento che interesserà solo gli automobilisti americani in quanto la casa di produzione sta ancora attendendo l'approvazione della Comunità europea e dei paesi asiatici di una regolamentazione ad hoc per permettere la messa in strada di questa tipologia di automobili.

 

[**Video_box_2**]Problemi burocratici a parte la rivoluzione Tesla sarà da domani utilizzabile su strada. "Soprattutto nelle prime uscite sarà però necessario prestare la massima attenzione quando ci si mette alla guida". Il sistema infatti non è totalmente affidabile e ci vorrà del tempo prima di risolvere i due principali problemi riscontrati dalla casa automobilistica: le imperfezioni del sistema di mappatura satellitare e l'adeguamento dell'intelligenza artificiale al flusso del traffico. Per ovviare al primo problema Musk ha annunciato oggi l'avvio di un progetto di automapping, ossia di un sistema di mappatura stradale che non si rifà unicamente ai dati e alle informazioni provenienti dal satellite (come avviene ad esempio per Google Maps), ma che si autoggiorna dal basso, dalle strade che i modelli Tesla percorrono. Un'innovazione questa significativa in quanto mette per la prima volta in correlazione i dati satellitari con quelli terrestri per creare una precisa mappatura a tre dimensioni che permetta una ricostruzione sempre aggiornata della realtà stradale. Un modo anche per diventare autonomi dalle principali aziende di mapping che sono finite sotto il diretto controllo dei due competitor di Tesla, Google e Apple.

 



 

L'accelerazione di Tesla per la messa in produzione dell'autopilot è una risposta alle informazioni che vedono Google vicina alla realizzazione del suo modello totalmente automatico. Se infatti Elon Musk ha ironizzato sulla Apple car, "Apple è il cimitero di Tesla" perché "assume le persone che in Tesla non ce l'hanno fatta" e poi "Avete dato un'occhiata all'Apple Watch? È bene che Apple investa su questi dispositivi ma le auto sono sistemi molto più complessi se paragonati agli smartphone ed agli smartwatch", il ceo sarebbe invece preoccupato da quanto gli è stato riferito sullo sviluppo del modello della compagnia di Mountain View.

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