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Euro 2020

Arbitri scelti a caso, i migliori a casa. C'è lo zampino di Ceferin?

Quarantino Fox

Meritocrazia zero e tanti inchini alle due potenti Federazioni di Germania e Olanda. Chi sono i due fischietti che arbitreranno Italia-Spagna e Inghilterra-Danimarca e perché le designazioni potevano essere migliori

Nostalgia, nostalgia canaglia, cantava Albano. Eh sì, dai tempi della Commissione arbitrale dell’Uefa qualcuno deve aver avuto un brivido lungo la schiena ripensando ai bei tempi andati, quando a fare le designazioni erano Havelange e Blatter in persona, che guardavano il mappamondo, facevano due conti e segnalavano chi avrebbero voluto vedere in mezzo al campo col fischietto. Roberto Rosetti è di altra pasta, sia chiaro: grande arbitro, eccellente tecnico, esperto comunicatore. Eppure, ora che guida il board che designa gli arbitri europei, qualcosa è andato storto. Tutto il mondo arbitrale, per una volta incredibilmente unito, è insorto nel vedere come è stata gestita la squadra dei direttori di gara in questo Europeo itinerante: meritocrazia zero e tanti inchini alle due potenti Federazioni di Germania e Olanda, i cui rappresentanti si sono presi tutte (o quasi) le partite a eliminazione diretta del torneo.

Felix Brych, pensionando tedesco di modesto valore, ha arbitrato due gare nei gironi, l’ottavo tra Belgio e Portogallo (male), il quarto Inghilterra-Ucraina e stasera pure Italia-Spagna. Manco fosse Collina. Dall’altra parte del tabellone, per Inghilterra-Danimarca, il prescelto è  Danny Makkelie, olandese. Protagonista dell’unico vero errore biasimato dallo stesso Rosetti in conferenza stampa (il rigore non dato all’Italia nel match inaugurale contro la Turchia). Nel frattempo, Makkelie aveva arbitrato anche Inghilterra-Germania.

Per la finale è pressoché certa la designazione dell’altro olandese, Bjorn Kuipers, quarantottenne esperto e affidabile ma non il migliore. E qui c’è lo scandalo: perché il top, sul campo, è stato in questo mese il turco Cuneyt Cakir, che paga però il fatto di non essere nelle grazie del gran capo dell’Uefa, Ceferin. Un paio d’anni fa, Ceferin accusò pubblicamente Cakir di aver commesso gravi errori in Austria-Slovenia, nonostante il designatore Rosetti avesse difeso il suo arbitro. Vanamente, visto che al turco fu tolto il match di Champions tra Inter e Borussia Dortmund. Non si sa cosa sia meglio sperare: che Rosetti in piena autonomia abbia composto designazioni folli o che lui sia estraneo e le scelte le abbia fatte Ceferin.    

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