PUBBLICITÁ

Italia spermicida

Saverio Raimondo

Come trasformare la natura anticoncezionale del nostro paese nel motore della ripresa economica

PUBBLICITÁ

L’Istat ha appena certificato un ulteriore calo demografico in Italia: meno 4,5 per cento di nascite in due anni, 140 bambini in meno rispetto al 2018; è il minimo storico dall’unità d’Italia. E con il distanziamento sociale le cose sono destinate a peggiorare – salvo un getto potente e una buona mira. Oltretutto, dall’arrivo della pandemia, l’83 per cento degli italiani ha registrato un calo del desiderio, che non si è riacceso nemmeno dopo l’impiego di mascherine in pizzo autoreggenti e gel afrodisiaco per le mani. Insomma, se vicino a voi c’è un bambino che piange o che vi dà fastidio, secondo l’Istituto nazionale di Statistica siete voi che avete sfiga.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


L’Istat ha appena certificato un ulteriore calo demografico in Italia: meno 4,5 per cento di nascite in due anni, 140 bambini in meno rispetto al 2018; è il minimo storico dall’unità d’Italia. E con il distanziamento sociale le cose sono destinate a peggiorare – salvo un getto potente e una buona mira. Oltretutto, dall’arrivo della pandemia, l’83 per cento degli italiani ha registrato un calo del desiderio, che non si è riacceso nemmeno dopo l’impiego di mascherine in pizzo autoreggenti e gel afrodisiaco per le mani. Insomma, se vicino a voi c’è un bambino che piange o che vi dà fastidio, secondo l’Istituto nazionale di Statistica siete voi che avete sfiga.

PUBBLICITÁ

 

I demografi stanno studiando il fenomeno, ma non riescono a spiegarsi una natalità così bassa. E in futuro sarà sempre peggio, perché i demografi sono sempre più vecchi e nascono sempre meno demografi. Gli effetti di questo costante calo delle nascite, ben al di sotto del tasso di sostituzione, sono sociali ed economici; ma forse la cause sono chimiche. E’ vero, in Italia non ci sono asili nido né politiche sociali a sostegno della genitorialità; ma sono ampiamente compensati dallo scarso uso di contraccettivi e dai mille ostacoli al diritto all’aborto. Insomma, almeno un bambino ogni tanto ci dovrebbe scappare; e invece, nemmeno per sbaglio. Eppure sono anni che parliamo di natalità zero; ma le cose non fanno che peggiorare: evidentemente parlarne non è così fertilizzante. Le abbiamo provate tutte, dalle campagne ministeriali (il Fertility Day della ministra Lorenzin, che aveva come logo uno spermatozoo in un cuore, cioè un infarto) alle iniziative private (a cavallo fra il 2016 e il 2017 un hotel di Assisi proponeva un rimborso del soggiorno a chi concepisse un figlio in una delle loro camere: non si sa quanti bambini siano effettivamente nati da questa iniziativa, ma durante la promozione c’è stato un boom di richieste per la stanza accanto). A questo punto, forse è giunto il momento di prendere atto di questa conclamata crisi demografica nazionale e non cercare più di risolvere il problema; semmai, di sfruttarlo a nostro vantaggio.

 

PUBBLICITÁ

Propongo di commercializzare l’Italia come contraccettivo. Di passare dai preservativi gusto fragola alle copule gusto pizza. Dati alla mano, ci sono fondati motivi per ritenere il nostro paese un efficace spermicida: quando vengono qui persino gli immigrati fanno meno figli. C’è qualcosa di anticoncezionale in Italia: all’interno dei nostri confini è garantito un efficace controllo delle nascite e senza l’uso di ormoni, solo carboidrati. Sono certo che se chiedessimo alla task force ministeriale sul sesso uno studio in merito saprebbero trovare le prove scientifiche per convincere anche i più scettici. A quel punto altro che condom o pillole: il soggiorno in Italia sostituirà persino la vasectomia. Il motore economico del nostro paese diventerà il turismo sessuale: giovani coppie straniere che vogliono fare sesso ma senza conseguenze di tre chili e mezzo che piangono anche la notte verranno ad accoppiarsi qui da noi in totale sicurezza e vista mare, senza ansie del giorno dopo. Ovviamente, nei periodi refrattari sarà possibile visitare anche il nostro patrimonio archeologico: Pompei, i Fori romani, gli uteri italiani ormai fossili. Tutto questo, sia chiaro, non salverà il popolo italiano dall’estinzione (del resto, perché farlo? Il sovrappopolamento del pianeta è la principale causa di inquinamento, diamo il buon esempio!) ma per lo meno, con le entrate che faremo una volta brevettato questo paese, pagheremo le pensioni agli ultimi italiani rimasti orfani di nuove generazioni da spennare.

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ