Diciamocelo: Campo Dall’Orto stavolta forse l’ha azzeccata e la presentazione dei palinsesti ha stupito. Dopo molti, troppi, mesi di attesa un po’ a sorpresa Campo ha piazzato il colpo e inizia a prendere corpo la nuova Rai: un terzo di programmi nuovi, il ritorno di un paio di big della tv.
Diciamocelo: Campo Dall’Orto stavolta forse l’ha azzeccata e la presentazione dei palinsesti ha stupito. Dopo molti, troppi, mesi di attesa un po’ a sorpresa Campo ha piazzato il colpo e inizia a prendere corpo la nuova Rai: un terzo di programmi nuovi, il ritorno di un paio di big della tv non certo vicini al pensiero renziano da Santoro a Lerner con le riconferma significative della Gabbanelli, di Iacona e della banda Zoro. Programmi nuovi (“Nemo”, che parlerà di chi in questo paese è rimasto indietro, e “Sono innocente”, sul problema giustizia nel nostro paese). Sarà un caso ma da 48 ore ancora non è stato registrato nessun attacco da parte di Michele Anzaldi: si scompone così il trio Gasparri/Brunetta/Anzaldi che sinora aveva bocciato ogni sospiro della nuova Rai. Con l’elmetto in testa resta solo il soldato Minoli: lui non ha mai nascosto lo scetticismo sulla scelta di Campo Dall’Orto a nuovo dg. Il più bravo in circolazione secondo Minoli infatti era Minoli medesimo, e così anche ieri dalla sua trasmissione “Mix 24” ha liquidato rapidamente i nuovi palinsesti come “vecchi”, poco prima di passare la linea alla rubrica medica che ha voluto nella sua trasmissione, curata dal professor Roberto Bernabei (fratello di sua moglie).