Gratteri sposa le tesi dei negazionisti del Covid

Luciano Capone

Il procuratore di Catanzaro scrive la prefazione a un libro di due noti antivaccinisti, Pasquale Bacco e Angelo Giorgianni, in cui elogia le loro teorie complottiste: “Il virus non uccide”, “I vaccini sono acqua di fogna”, “Dietro la falsa pandemia c'è Bill Gates”. 

Che cosa ci fa un importante Procuratore capo della Repubblica in compagnia di due dei peggiori negazionisti del Covid, antivaccinisti e diffusori di pericolose fake news? D’accordo, uno dei due è un suo collega magistrato, ma tanto basta a giustificare la condivisione di tesi cospirazioniste e completamente deliranti su un presunto colpo di stato globale orchestrato da Big Pharma, Oms, Bill Gates, Soros e Rockefeller attraverso l’uso pretestuoso della pandemia? E’ sufficiente per legittimare chi, a fronte di oltre 100 mila morti nel 2020, definisce il coronavirus “una banale influenza” e dichiara che “il Covid non ha ucciso nessuno!”?. Per capire il livello di equilibrio mentale, si tratta di persone che sostengono che a uccidere non è stato il virus ma i medici che avrebbero adottato terapie sbagliate. Che definiscono i vaccini “acqua di fogna”. Che parlano di una “falsa pandemia”, rispolverando gli argomenti e il linguaggio dell’antisemitismo più becero: “Vogliamo dire chi comanda nel mondo? Comandano gli ebrei! Sta tutto in mano a loro! Tutte le lobby economiche e le lobby farmaceutiche, hanno tutto in mano loro… la grande finanza…”. E’ rispetto a queste affermazioni che dovrebbe fare chiarezza il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, autore della prefazione a un libro appena pubblicato dei negazionisti Pasquale Bacco e Angelo Giorgianni, dal titolo: “Strage di Stato – Le verità nascoste della Covid-19”.

 

Pasquale Bacco è un medico con un passato politico nell’estrema destra, candidato con la Fiamma Tricolore e con Casapound, sedicente professore non si sa bene di quale università e amministratore delegato della Meleam, una società che si occupa di medicina legale e sicurezza nei luoghi di lavoro. Ma, soprattutto, in questo ultimo anno si è conquistato una certa popolarità prima sui giornali per presunti studi completamente screditati sul raggiungimento dell’immunità di gregge praticamente già conquistata nella scorsa primavera e poi per affermazioni contrarie a ogni evidenza scientifica sulla (scarsa) pericolosità dell’epidemia da Sars-Cov-2: “E’ un virus ridicolo. Il Covid, dobbiamo dirlo sempre con più forza, non ha ucciso nessuno!”, ha dichiarato a luglio in un incontro alla Camera promosso da Sara Cunial, deputata eletta con il M5s e poi espulsa per le sue tesi imbarazzanti persino per i grillini. Bacco è contrario all’uso dei dispositivi di protezione individuale: “Ci fanno tenere la mascherina che non serve a un cazzo. Se avessimo più dignità la dovremmo buttare nel cesso”, urlava sul palco in una manifestazione a Taranto contro le chiusure dello scorso ottobre. Ovviamente si oppone ai vaccini: “Nel vaccino c’è acqua di fogna!”, “Nei vaccini ci sono tutte le schifezze possibili e immaginabili”, “Il vaccino avvelena la gente”. Ritiene che a causare i decessi siano stati i medici che hanno curato i malati in ospedale. Infine, sostiene che dietro la “grande invenzione” della pandemia ci siano “gli ebrei” che controllano “le lobby farmaceutiche e la grande finanza”, come ha recentemente affermato al programma radiofonico la Zanzara.

 

 

Il co-autore di Bacco, con cui anima l’associazione “L’Eretico” che su Facebook è un seguito canale di disinformazione, è Angelo Giorgianni che con Gratteri condivide il lavoro (magistrato) e le origini (reggini entrambi, di Polistena uno e di Gerace l’altro). Giorgianni è in servizio presso la Corte di appello di Messina e come Bacco ha un passato in politica, ma nel centrosinistra: sottosegretario all’Interno nel primo governo Prodi. Il curriculum più pesante e il ruolo pubblico non fanno dire a Giorgianni cose meno insensate rispetto a Bacco. Viaggiano sulle stesse frequenze. Il magistrato, anch’egli ospite degli eventi organizzati dalla ex grillina Cunial, definisce il Covid un pretesto per un golpe mondiale: “Viviamo la pagina drammatica scritta in altri paesi da menti sottilli”, dice. “Questa pandemia è uno strumento di ingegneria sociale che serve per realizzare un colpo di stato globale”. Per Giorgianni “Bill Gates e Big Pharma controllano l’Oms”. Dietro questo complotto ci sarebbe la “scientocrazia” che, attraverso le precedenti “quattro epidemie” a partire dalla Sars avrebbe fatto le “esercitazioni per arrivare a questa battaglia conclusiva” che, sostiene Giorgianni, come affermato da monsignor Viganò, è una “battaglia biblica tra i Figli della Luce e i Figli delle Tenebre” rappresentata dalla lotta del “deep state” contro Trump. Evidentemente c’è bisogno di un esorcista. Il magistrato ovviamente si batte contro i vaccini, perché sarebbero un pezzo di questa cospirazione: “Vogliono trasformare l’uomo in Ogm”. E per rendere credibili le sue teorie diffonde complete falsità, quando ad esempio sostiene che il vaccino contro il Covid “potrebbe determinare la sterilità nell’uomo e nella donna”, oppure quando ripropone la bufala sul “vaccino contro il tetano usato in Kenya che ha portato alla sterilizzazione di oltre 1,5 milioni donne inconsapevoli”.

E’ impossibile che Gratteri prima di decidere di scrivere la prefazione al loro libro ignorasse cosa affermano in pubblico Bacco e Giorgianni, e se pure così fosse sarebbe un’aggravante più che una giustificazione. Ma non è questo il caso. Perché tutte queste tesi sono riproposte nel libro e vengono elogiate dal procuratore di Catanzaro. Bacco e Giorgianni descrivono Sars-Cov-2 come “un virus assolutamente banale” negando la sua reale letalità. Arrivano a sostenere che il “macabro scoop dei camion dell’Esercito che portavano le salme a Bergamo” sia stata una messa in scena “per convincere la città dell’esistenza della peste”. Scrivono che le mascherine sono dannose. Propagandano pseudocure contro il Covid con vitamine C e D, zinco, idrossiclorochina. Nel capitolo “La matematica non è un’opinione. Forse”, mettono in dubbio le cifre sui morti da Covid che l’Istat e l’Istituto superiore di Sanità stimano in oltre 100 mila persone nel 2020 (il 15% di decessi in eccesso rispetto alla media 2015-2019). Ma, soprattutto, non mancano nel capitolo finale le farneticazioni sulla “strategia globale del terrore”, i riferimenti al “governo mondiale da parte del Deep state guidato dalle alte vette del Vaticano, dalla famiglia Windsor, Rockefeller e Rotschild. L’obiettivo è di creare città di intelligenza artificiale, dove le persone saranno dei cyborg e saranno governate”. A un certo punto viene citato un tribunale peruviano che accuserebbe “i creatori dell’ordine mondiale come Bill Gates, Soros e Rockefeller, che l’hanno gestita e continuano a dirigere con estrema segretezza all’interno dei loro ambienti e delle multinazionali”. Il nuovo ordine mondiale, Bill Gates, i vaccini, Big Pharma, ci sono tutti i classici elementi del complottismo paranoico. In questa verità alternativa i colpevoli sarebbero i governi, i medici e gli scienziati: i veri autori della “Strage di Stato” evocata nel titolo. Non manca, nel finale, il riferimento a un “processo di Norimberga” nei confronti di chi ha cercato di contrastare il virus.

 

E rispetto a questo delirio, come si pone il procuratore di Catanzaro? Nella prefazione scrive che il libro di Bacco e Giorgianni “può diventare un’efficace arma di conoscenza”. Per Gratteri ci troviamo di fronte a “un libro-inchiesta che ricostruisce la successione degli eventi, la fonte dei provvedimenti, le correlazioni talvolta insospettabili tra fatti e antefatti, sollevando angosciosi interrogativi – degni di approfondimento nelle sedi competenti – sulla gestione dell’emergenza pandemica”. Pare descrivere una delle sue inchieste. “Nell’attenta esegesi del libro – scrive Gratteri – affiora un mosaico in cui ogni tassello trova la propria collocazione”. Per il magistrato calabrese “le criticità che emergono nella gestione pandemica sono state inserite” da Bacco e Giorgianni “in un quadro di plausibilità”. Una paranoia del complotto chiamata “Strage di Stato”, contraria a qualsiasi evidenza scientifica e dato di realtà, viene ritenuta un “mosaico” plausibile da un magistrato a capo di un’importante Procura della Repubblica. Ma ciò che rende tutto più angosciante è che non arriverà alcun vaccino a salvarci da questo tipo di patologie. Gratteri ritiene i due negazionisti talmente credibili che, oltre ad averli elogiati nella prefazione al libro, sabato alle 19 sarà l’ospite d’onore in un dibattito live con Bacco e Giorgianni sulla loro pagina Facebook: “L’Eretico”.

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  • Luciano Capone
  • Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali