Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato (foto Ansa)

Lega guaritori

Le farlocche “cure” anti Covid sbarcano al Senato, indette da Salvini e benedette da Casellati

Giovanni Rodriquez

Al convegno sulle "cure domiciliari" si spaccia l'uso di idrossiclorichina e ivemectina per guarire "al 100 per cento" dalla malattia. Il tutto sotto la benedizione del presidente Casellati che si congratula con la Lega "per aver contribuito a questo importante approfondimento"

Può il Senato diventare cassa di risonanza per teorie antiscientifiche e pericolose per la salute? La risposta è sì. Oggi, grazie alla Lega, è stato ospitato nella Sala Capitolare del Senato il convegno internazionale sulle “cure domiciliari”. L’iniziativa è servita a veicolare il messaggio che, grazie al ricorso a farmaci off label come l’ivermectina, dal Covid si può guarire a domicilio “nel 100% dei casi”. Ma quello di oggi è stato solo il secondo atto di un qualcosa iniziato lo scorso anno. Il 3 novembre 2020, sempre al Senato, fu in prima persona Matteo Salvini a presentare un protocollo di cure domiciliari che prevedeva, in quel caso, il ricorso all’idrossiclorochina “per evitare l’affollamento degli ospedali ed i lockdown”. Sia nel caso dell’idrossiclorochina ieri sia in quello dell’ivermectina oggi parliamo di farmaci il cui utilizzo contro il Covid è stato bocciato non solo dall’Ema in Europa e dall’Aifa in Italia, ma anche dalla Fda in America. Ma c'è di più, di recente sempre negli Stati Uniti i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) sono stati costretti a lanciare un alert sull’utilizzo di ivermectina a causa del boom di prescrizioni con accessi quintuplicati nei centri antiveleni.

Il tutto assume tratti di gravità più marcati nel momento in cui arriva anche la benedizione del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che in un messaggio fatto recapitare in sala saluta “con piacere l’avvio di questo prestigioso convegno internazionale. Desidero congratularmi con la Lega che ha contribuito a questo importante approfondimento”. E succede così che Mauro Rango, fondatore dell’Associazione Ippocrate.org, un laureato in diritti umani senza alcuna competenza medica, abbia potuto usare una sede istituzionale per accusare larga parte della classe medica, delle regioni e del governo di aver lasciato morire migliaia di persone a casa e negli ospedali non avendole volute curare. Con tanto di benedizione da parte della presidente del Senato. E dal grave si passa al paradossale quando lo stesso Rango addita ripetutamente la Lombardia come esempio negativo di gestione dei pazienti Covid durate la prima ondata, spiegando come si lasciavano morire le persone a casa o in ospedale “dando loro solo ossigeno e non curandoli”, fino a parlare di presunti dati secretati nei reparti ospedalieri. Al che viene da chiedersi, chissà cosa ne penseranno i leghisti al governo in regione Lombardia di accuse tanto gravi mosse nei loro confronti nel corso di un convegno al Senato promosso dal loro stesso partito. 

Ma vediamo in cosa consiste questa cura “miracolosa”. Due i fondamentali: ivermectina e azitromicina nella terapia domiciliare; cortisone ed enoxaparina in ospedale. Con l’aggiunta del ricorso in ospedale al plasma iperimmune, lo stesso che “il 90% degli ospedali detiene anche se non lo dice”. Sul sito dell’associazione Ippocrate.org c’è una sezione denominata “Assistenza 999” con tanto di servizio di accettazione al momento sospeso: per accedere alle cure domiciliari proposte dai medici dell’associazione il paziente deve firmare una liberatoria attraverso la quale chiede di essere curato con l’utilizzo off label di idrossiclorochina, ivermectina e colchicina, esonerando il medico curante “da ogni responsabilità civile, penale e morale per effetti collaterali che dovessero conseguire all’applicazione del suddetto approccio terapeutico assumendosene in pieno gli eventuali rischi”.

Presenti al convegno anche ospiti internazionali come Joseph Tritto, con le sue teorie sul virus come “chimera ricombinante creata in laboratorio”; David Anderson che ha spiegato il rapporto tra Covid e carenza di Vitamina D; altri esperti che hanno rimarcato il ruolo fondamentale di altri micronutrienti come quercetina, zinco, liquirizia e spirulina. Tutto questo dal Senato, con i complimenti della Casellati.