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Primula rosa (con totem) allo Spallanzani

"Miracolo" di Natale. L'idea di far coincidere il Vaccino-Day con il 25 dicembre

L'arrivo del primo lotto di dosi vaccinali Pfizer-Biotech all'ospedale romano e ad altri ospedali (uno per regione?)

Marianna Rizzini

La prima dose a un'infermiera, come negli Stati Uniti, le altre a operatori sanitari e pazienti delle Rsa, e la campagna di massa che parte a stretto giro. Alla Lombardia il maggior numero di lotti

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Roma. La suggestione ha preso piede tra ministeri e quartieri generali dell’emergenza: far coincidere il “giorno del vaccino” – cioè il giorno in cui la prima dose anti-Covid Pfizer-Biontech verrà iniettata a un’infermiera dello Spallanzani di Roma – con il 25 dicembre, giorno di Natale, nel Natale chiuso da zona rossa: il massimo della chiusura e il massimo della speranza nello stesso momento.

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Roma. La suggestione ha preso piede tra ministeri e quartieri generali dell’emergenza: far coincidere il “giorno del vaccino” – cioè il giorno in cui la prima dose anti-Covid Pfizer-Biontech verrà iniettata a un’infermiera dello Spallanzani di Roma – con il 25 dicembre, giorno di Natale, nel Natale chiuso da zona rossa: il massimo della chiusura e il massimo della speranza nello stesso momento.

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Ma, oltre la suggestione, c’è la logistica: dopo l’autorizzazione europea da parte dell’Ema, anticipata come sembra a inizio settimana prossima, la campagna vaccinale potrà partire – se non il 25, come si vorrebbe, almeno il 27, in contemporanea con altri paesi europei, come da annuncio della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Intanto in Italia si procederà, per il V-day, con tremila dosi. Lo Spallanzani sarà l’hub  della prima giornata, ma al ministero della Salute si pensa di allargare almeno simbolicamente il momento a un ospedale per regione, con cinquecento dosi dislocate. C’è però il problema della catena del freddo: il vaccino Pfizer, infatti, ha bisogno di essere conservato a meno ottanta gradi, e questo potrebbe rendere non agevole la contemporanea distribuzione delle dosi, ma si sta cercando, tra ministero della Salute e ufficio del commissario Domenico Arcuri (ieri si è svolta una riunione operativa), di rimuovere gli ostacoli.

 

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E il vaccino non viaggerà da solo: sono infatti in arrivo, allo Spallanzani e negli altri ospedali che verranno designati per il V-day, dei totem con il simbolo-LeitMotiv della campagna, la primula rosa ideata dall’architetto Stefano Boeri, quella che comparirà anche sui padiglioni che più avanti verranno allestiti nelle piazze italiane, quando si passerà alla fase di vaccinazione vera e propria (per categorie di lavoratori in prima linea e poi per fasce di età: dai più anziani a scendere).

 

E se la Lombardia riceverà il numero maggiore di dosi (304.955) del primo lotto da quasi un milione e novecentomila dosi di vaccino Pfizer, le altre regioni si dicono pronte (si cerca insomma di evitare la palude in cui ci si è trovati con il vaccino anti-influenzale.  


 

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