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In 4mila per 33 posti. È il concorso per psicologi ai tempi del Covid

Gabriele D'Angelo
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Con l'ultimo dpcm sono stati rimandati tutti i concorsi in presenza fino al 3 dicembre. Ma lo stop non vale per le prove che riguardano le professioni sanitarie, le forze armate e di polizia e i vigili del fuoco. E così oggi e domani, 19 e 20 novembre, sono più di quattromila i candidati che arrivano da tutta Italia all'hotel Ergife, XIII municipio di Roma, alle spalle dell'Aurelia. Zone rosse, gialle e arancioni per questa volta non valgono: la Regione Lazio ha valutato che l'urgenza di assumere personale è più forte del rischio Covid, anche se le 33 persone che devono essere selezionate non saranno contrattualizzate prima della prossima primavera e saranno inserite nella rete dei consultori. 

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Il concorso era stato bandito a maggio 2019, ma per più di un anno tutto è rimasto congelato, per via dell'alto numero di domande e per i rallentamenti dovuti alla pandemia. Tra i candidati c'è chi dice che il concorso non si poteva rinviare, del resto "ce ne sono così pochi e sono anni che non si facevano. Erano 28 anni che aspettavamo un concorso. Certo, non è giusto che chi è malato non possa concorrere". Il problema è proprio che per anni i concorsi non sono stati indetti e ora il settore è affamato di personale. Tanto più che, ricorda una candidata, la crisi Covid "non è solo un'emergenza medica ma anche psicologica".  

 

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C'è però anche chi si lamenta ed è preoccupato per i rischi sanitari, chi dice che la scelta non può essere tra lavoro e salute. "Il concorso andava rimandato di qualche mese, siamo così attenti in tutto e oggi ci ritroviamo qui in migliaia". La Asl Roma 2, che gestisce la procedura, rassicura: sono state adottate tutte le misure anti-Covid necessarie – il distanziamento, il rilevamento della temperatura con termo scanner, l'obbligo di indossare mascherina e consegnare l’autocertificazione. Tra i tanti concorrenti c'è anche chi la prende con più fatalismo: "Ci hanno costretto a farlo oggi e oggi siamo qua. Speriamo almeno vada bene".

 

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