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Editoriali

Basta fake news sui vaccini

Redazione

Due storie emblematiche che rischiano di dare spazio ai complottisti

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"Coronavirus: sperimentazione vaccino, morto un volontario in Brasile”. La notizia di per sé non sarebbe neanche tecnicamente sbagliata, dato che l’uomo brasiliano aveva effettivamente fatto la domanda per partecipare alla sperimentazione del vaccino Covid-19 sviluppato da AstraZeneca e dall’Università di Oxford. Il punto è che la dose non gli era stata nemmeno somministrata, e le cause del decesso sono indipendenti dal farmaco. Eppure ieri questa notizia ha girato moltissimo, un po’ ovunque nel mondo, e quando si è saputa la verità ormai i complottisti erano usciti dal recinto.

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"Coronavirus: sperimentazione vaccino, morto un volontario in Brasile”. La notizia di per sé non sarebbe neanche tecnicamente sbagliata, dato che l’uomo brasiliano aveva effettivamente fatto la domanda per partecipare alla sperimentazione del vaccino Covid-19 sviluppato da AstraZeneca e dall’Università di Oxford. Il punto è che la dose non gli era stata nemmeno somministrata, e le cause del decesso sono indipendenti dal farmaco. Eppure ieri questa notizia ha girato moltissimo, un po’ ovunque nel mondo, e quando si è saputa la verità ormai i complottisti erano usciti dal recinto.

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Nelle stesse ore in Corea del sud, uno dei paesi che meglio hanno gestito la crisi del coronavirus anche grazie a una comunicazione efficace del governo, si diffondeva la notizia che una ragazza di diciassette anni, alla quale era stato appena somministrato il vaccino anti influenzale, era morta. A quel punto è iniziata la conta dei morti che avevano eseguito il vaccino, e sono risultati quasi trenta. Il governo è dovuto intervenire, dicendo che non c’è alcuna relazione verificata tra la campagna anti influenzale e le morti – quasi tutte le persone decedute avevano patologie pregresse e la morte è avvenuta vari giorni dopo il vaccino, inoltre il medicinale proviene da differenti case farmaceutiche.

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Scriveva ieri il JoongAng Daily che gli ospedali, dove di solito in questo periodo dell’anno ci sono lunghe code per avere il vaccino, ora sono stranamente vuoti. Il governo di Seul procederà con la verifica dei casi, ma per ora la campagna vaccinale, che dovrebbe coprire circa trenta milioni di persone, più della metà della popolazione, andrà avanti. Avere un vaccino sicuro e affidabile è un diritto dei cittadini, ma oggi più che mai la necessità è che le notizie su una questione così delicata, cavallo di battaglia dei complottisti, siano date correttamente. Verificando, senza sensazionalismi né ipotesi. Il vaccino contro il Covid-19 è difficile da scoprire e da distribuire: aumentare l’incertezza con la cattiva informazione è un gioco particolarmente pericoloso.

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