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Roma Capoccia

Schleiniani a Roma. Chi sono i paladini della neosegretaria del Pd

Marianna Rizzini

La giunta, i consiglieri, il termovalorizzatore, il congresso all'orizzonte: dopo le primarie partono le sfide nella capitale della neoeletta dem

Settanta per cento, questa la percentuale con cui la neosegretaria del Pd Elly Schlein ha vinto a Roma contro Stefano Bonaccini, sostenuto dall’area locale del partito vicina al sindaco Roberto Gualtieri. Non solo: Schlein, a Roma, aveva già vinto anche nel voto dei circoli, in questo anticipando il risultato nazionale nei gazebo. E sono giorni dunque che, tra i sostenitori locali di Bonaccini, ci si interroga per capire quale sia stato il fattore determinante per la vittoria di Schlein nella Capitale, dove il risultato delle primarie apre intanto un interrogativo: che fine farà il termovalorizzatore?

 

Intanto, a parte il sostegno attivo dell’ex governatore Nicola Zingaretti e della deputata pd Michela Di Biase, Schlein è stata sostenuta sul territorio dal consigliere comunale di Roma Futura Giovanni Caudo, già assessore all’Urbanistica per Ignazio Marino ed ex presidente del terzo Municipio (e con Caudo sono arrivati a Schlein consensi non tradizionalmente d’apparato). Schleiniani a Roma sono anche la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli, i consiglieri comunali Giovanni Zannola, Yuri Trombetti (determinante per la campagna a Testaccio), Cristina Michetelli, Giammarco Palmieri e Claudia Pappatà.

 

In attesa dell’incontro Schlein-Gualtieri, il sindaco, forse anche per tacitare le voci di un eventuale rimpasto, ha detto di aspettarsi dalla neo segretaria un’azione di “rilancio, vigore, determinazione e visione. Conosco bene Elly perché eravamo insieme al Parlamento europeo e so che su tanti temi presenta delle proposte molto forti di grande cambiamento, temi per noi importanti, dai diritti alla transizione ecologica, per un partito che parla ai giovani e guarda al futuro”. Intanto però, su Repubblica, ha parlato la schleiniana Celli (rappresentante laziale nell’assemblea pd), al grido di “e ora più dialogo tra Giunta e consiglio comunale”. Da tempo, infatti, alcuni consiglieri, in parte coincidenti con quelli che hanno sostenuto Schlein, vogliono da Gualtieri un cambio di passo e metodo: “Con il sindaco abbiamo avviato un’opera di rilancio con una visione alta”, ha detto Celli, “è necessario però che insieme a lui ci sia una squadra compatta e coesa che sia davvero calata nelle difficoltà dei romani, e che ci sia una giunta che dialoghi con i consiglieri, collante e cerniera con la città”. Ma l’avvento di Schlein accelera anche il dibattito sul congresso locale, con lo zingarettiano Enzo Foschi, paladino della mozione Schlein su Roma, ai blocchi di partenza. 

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.