Roma Capoccia

Gualtieri in video presenta Roma per l' Expo 2030. Magari ce cascano

I video istituzionali italici sono da sempre un format ad altro tasso cringe. Adesso arriva lo spot del sindaco della Capitale: ecco il Pantheon, piazza Navona, l'Altare della patria e il Colosseo. Ma la monnezza?

Michele Masneri

I video istituzionali italici che invitano possibili turisti, domestici o esteri, in inglese o lingue straniere, sono da sempre un format ad altro tasso di cringe. Non ci sono solo gli spot regionali affidati alle celebrity; da quello incriminato della “mia Liguria”, fatto dalla sarda-losangelina Elisabetta Canalis, oggi oggetto di interrogazioni, alle Marche del “mister” Roberto Mancini (“Farò di tutto per farvi conoscere questa sconfinata bellezza”, dice il Mancio, mentre passeggia sulle rive del Conero, o s’infila nelle grotte di Frasassi e risbuca da un teatro anconetano). O quello recentissimo dell’Abruzzo, dove una finta inviata viene stalkerata da un locale che le propone in continuazione ammiccanti arrosticini. Quando l’istituzione poi si mette in carne e ossa davanti alla macchina da presa, di solito va anche peggio: vivo è ancora il ricordo del “please visit Italy” rutelliano (sguardo sornione, sorriso e pause alla Sordi).

 

Notevole anche il recente video fatto dal governatore lombardo Fontana insieme all’omologo Zaia, in cinese, per le olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. I due, tutti sorridenti, si esprimono in mandarino: c’è chi l’ha paragonato allo spot disastroso di Dolce & Gabbana che inferocì la comunità cinese anni fa, ma qui i due amministratori sembrano docili tamagotchi. Adesso arriva lo spot del sindaco di Roma Gualtieri, che candida Roma a Expo 2030. Viene presentato oggi a Dubai: ed eccolo. L’immancabile drone sorvola la capitale in un gioioso cielo sereno, ecco il Pantheon, piazza Navona, l’Altare della patria, il Colosseo.

Diciamo che Roma in esterna vince facile. Gualtieri, inquadrato mentre cammina spedito verso l’obiettivo alla “West Wing”, parla perfino bene inglese (mai come la Raggi, che di questo Expo sarà incredibilmente commissaria). Certo, chissà se qualcuno ci crederà quando si parla di Roma come “cosmopolita” e “inclusiva” e “attenta all’innovazione”, pare uno scherzo, anzi una burla, per dirla alla De Sica, tra i monumenti che richiamano solo millenaria immobilità. Però poi spunta la Nuvola dell’Eur che in video viene sempre bene. Magari ci cascano veramente (fake it until you make it, dicono gli inglesi). E poi la monnezza col drone non si vede, e quel cielo, quella luce, alla fine che je voi dì (anzi, in the end, what would you tell her?).

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  • Michele Masneri
  • Michele Masneri (1974) è nato a Brescia e vive prevalentemente a Roma. Scrive di cultura, design e altro sul Foglio. I suoi ultimi libri sono “Steve Jobs non abita più qui”, una raccolta di reportage dalla Silicon Valley e dalla California nell’èra Trump (Adelphi, 2020) e il saggio-biografia “Stile Alberto”, attorno alla figura di Alberto Arbasino, per Quodlibet (2021).