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Roma Capoccia

Atac, finalmente nominati i vertici. Roma riparte?

Gianluca De Rosa

L’azienda del trasporto pubblico locale è uno sfasciume superato solo dall’Ama. Chiamati ancora dei milanesi a gestire il caos romano. Ma c’è il Pnrr

Ci sono volute settimane, ma alla fine le cose si sono sistemate. Il complicato puzzle di Atac è stato ricomposto come sognava il sindaco Roberto Gualtieri. Alla guida della municipalizzata finisce dunque il tempo dell’amministratore unico degli anni di Virginia Raggi. Si torna al cda a tre. Anche nel cambiamento, comunque, c’è continuità. A presiederlo sarà l’attuale au – nominato proprio dall’ex sindaca – il commercialista Giovanni Mottura. Con lui siederanno nella stanza dei bottoni della municipalizzata il direttore generale dell’azienda del Tpl milanese, Atm, Arrigo Giana e Francesca Di Donato, professoressa di economia aziendale all’università San Raffele.

Ieri mattina c’è stato il primo passaggio formale che porterà alle nomine, il parere non vincolante della commissione Mobilità e di quella Bilancio ai curricula selezionati dal sindaco per comporre il nuovo consiglio di amministrazione. Come ha ricordato nel corso della seduta della commissione il capo di gabinetto del primo cittadino, Albino Ruberti, il ritorno al cda “non comporterà alcun maggior onere per le società, il tetto complessivo dei compensi resterà invariato”. A tenere fermo in queste settimane il rinnovo dei vertici era stata la difficoltà del Campidoglio a trovare una soluzione al “dossier Giampaoletti”. Il direttore generale di Roma Capitale dell’era Raggi era stato dislocato dall’ex sindaca, a un anno dalla fine del mandato, nello stesso ruolo in Atac, ma con un contratto che lo legava ad Atac più a lungo della permanenza della prima cittadina grillina a palazzo Senatorio. 

 

Per sbloccare l’impasse, che teneva un’azienda ancora gravata da un pesantissimo concordato, in un pericoloso stallo, dopo settimane di interlocuzioni, si è deciso di spostare Giampaoletti a capo della direzione Sicurezza dell’azienda (con riduzione di stipendio da 240mila a 160mila euro). Al suo posto dovrebbe arrivare a breve un altro dirigente di Atm, Alberto Zorzan. Il bando per il reperimento del nuovo dg è stato pubblicato alcuni giorni fa, ma si tratta di una pura formalità. 
La scelta di ben due manager della municipalizzata milanese (anche se Giana ha anche un passato alla guida dell’azienda del trasporto regionale Cotral) è legata alla collaborazione di Roma, Milano e Napoli sul Pnrr. Le tre città comporranno un consorzio per vincere il bando per il rinnovo della flotta bus con il passaggio quasi completo all’elettrico. Il bando dedicato alle Città metropolitane non è ancora stato pubblicato, ma in conferenza Stato-Regioni se ne discute da mesi. A Roma dovrebbero arrivare quasi 300 milioni. Milano sul passaggio all’elettrico è capofila e il know-how dell’azienda adesso potrà arrivare anche nella Capitale.

Questo spostamento di dirigenti però ha fatto pensare a molti che la collaborazione possa trasformarsi in qualcosa di più serio: una grande azienda di Tpl capace di competere per l’aggiudicazione del servizio di trasporto pubblico locali in tutta Europa. Per adesso a smentire la notizia ci ha pensato il sindaco di Milano Beppe Sala: “Non ci sarà alcuna fusione, ma collaboreremo. Roma ha grandi qualità, ma dal punto di vista dei trasporti Milano ha qualcosa da insegnare”.
Tornando ai nomi scelti dalla giunta, le scelte sono state spiegate ieri mattina da Ruberti, in particolare la conferma di Mottura, in bilico fino all’ultimo, è stata decisa “perché – ha spiegato il capo di gabinetto di Gualtieri – ha già seguito la parte del concordato e quest’anno ci saranno nuove scadenze”. La scelta non ha fatto piacere ai sindacati. In una nota la Cgil ha attaccato: “Sulle nomine ci aspettavamo un profondo cambio di passo”.
Intanto, con Milano e Napoli Roma ha già vinto un bando del Pnrr, il Mobility as a service: 3,3 milioni che serviranno per la realizzazione di un software che integri su una sola app l’intera offerta di trasporto pubblico. Bus, Taxi, Ncc, auto, monopattini, scooter, e bici elettriche, tutt’insieme su un’unica schermata. L’app dovrà essere in grado di calcolare il percorso più veloce, quello più economico e quello più sostenibile integrando le diverse soluzioni di trasporto. Non solo. L’utente potrà effettuare un unico pagamento. Alla nuova piattaforma sta lavorando l’agenzia Roma servizi per la mobilità. La sperimentazione partirà ad aprile su 5mila persone, di cui, attraverso una collaborazione con Federalberghi, mille turisti.

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