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Roma Capoccia - Spina di Borgo

Commissariata Santa Maria Maggiore per ragioni pecuniarie. Rylko resta arciprete

Matteo Matzuzzi

“Per rispondere alle particolari complessità della gestione economica e finanziaria acuite dalla diffusione della pandemia", spiega il comunicato stampa

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Di commissariamento in commissariamento, stavolta tocca a Santa Maria Maggiore. A San Paolo fuori le mura il commissario è un arcivescovo, mons. Arrigo Miglio, già arcivescovo di Cagliari (e prima di Ivrea e Iglesias), all’Esquilino invece toccherà a Rolandas  Makrickas, quarantanovenne lituano in forza alla Prima sezione-Affari generali della Segreteria di stato. Il comunicato stampa diffuso qualche giorno fa non necessita di troppi commenti o parafrasi: il commissariamento è dovuto a questioni pecuniarie: “Per rispondere alle particolari complessità della gestione economica e finanziaria del Capitolo della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, acuite dalla diffusione della pandemia, si legge. Mons. Makrickas avrà la responsabilità di curare la gestione economica dei beni del Capitolo. Ad affiancarlo, una commissione composta da rappresentanti dell’Apsa (l’Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica), del Governatorato e della Segreteria per l’Economia. Nulla –per ora – cambierà sotto il profilo liturgico: responsabile (anche per le attività pastorali) resterà l’arciprete, il cardinale polacco Stanislaw Rylko.

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