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ROMA CAPOCCIA

E Meloni fa shopping di Natale dentro Forza Italia e Lega

Gianluca De Rosa

Cinque consiglieri municipali pronti a passare con Fratelli d’Italia. Che punta su Rocca a discapito di Bertolaso

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Un tecnico, un top manager, un professionista, un uomo della società civile. Sull’identikit del candidato sindaco nella Capitale per le elezioni comunali del 2021 i leader del centrodestra sono tutti d’accordo ormai da settimane. Sull’uomo perfetto per calzare questo generico profilo però trovare una quadra sembra decisamente meno facile. Intanto, però, nei perenni vasi comunicanti del centrodestra qualcosa si muove, eccome. Ma procediamo per gradi. Silvio Berlusconi, non è un mistero, vorrebbe Guido Bertolaso. Matteo Salvini prima ha detto sì, poi, innervosito da alcune scelte parlamentari di Forza Italia, ha cambiato idea, infine, si è persuaso nuovamente della bontà della candidatura dell’ex capo della Protezione Civile. L’unica non convinta sembra essere Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia lo dice da un po’: “Per carità, Bertolaso sarebbe un buon sindaco. Non so però se sarebbe un buon candidato”. Calma, insomma.

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Un tecnico, un top manager, un professionista, un uomo della società civile. Sull’identikit del candidato sindaco nella Capitale per le elezioni comunali del 2021 i leader del centrodestra sono tutti d’accordo ormai da settimane. Sull’uomo perfetto per calzare questo generico profilo però trovare una quadra sembra decisamente meno facile. Intanto, però, nei perenni vasi comunicanti del centrodestra qualcosa si muove, eccome. Ma procediamo per gradi. Silvio Berlusconi, non è un mistero, vorrebbe Guido Bertolaso. Matteo Salvini prima ha detto sì, poi, innervosito da alcune scelte parlamentari di Forza Italia, ha cambiato idea, infine, si è persuaso nuovamente della bontà della candidatura dell’ex capo della Protezione Civile. L’unica non convinta sembra essere Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia lo dice da un po’: “Per carità, Bertolaso sarebbe un buon sindaco. Non so però se sarebbe un buon candidato”. Calma, insomma.

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“Bertolaso fa troppe gaffe”, confessano alcuni esponenti di FdI. Un bel problema se ti candidi sindaco nella città più mediaticamente coperta d’Italia. Ma dietro ai tentennamenti della Meloni si nascondono anche altri motivi. Il principale: la leader di Fratelli d’Italia ha incassato il sì per una candidatura alternativa a lei più gradita, quella del presidente della Croce rossa italiana Francesco Rocca. Così la vicenda si è ingarbugliata. Adesso poi – complice anche il complesso quadro nazionale tra pandemia ed eventuali crisi di governo – la situazione sembra essersi arenata. Prima del 2021 a destra non sarà annunciata alcuna candidatura. In compenso, settimana prossima una conferenza stampa si farà lo stesso. E’ attesa la presentazione di un gruppetto di consiglieri municipali che da Forza Italia e Lega passeranno a Fratelli d’Italia. Un travaso, un cambio di casacche, un passaggio uguale e contrario a quello che dopo l’exploit leghista alle elezioni del 2018 era avvenuto da Fi e FdI verso il nuovo Carroccio romano. L’aria è cambiata. E riparte lo shopping, ma al contrario. Una misura tanto spietata quanto realistica del peso relativo dei partiti del centrodestra in città, come nel Paese. La conferma dell’egemonia scalfita, ma ora non più in discussione, del partito di Giorgia Meloni nella Capitale. Un fatto piccolo, ma assolutamente non secondario. Anzi.

 

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È anche per questo che Meloni rimane titubante sulla candidatura di Guido Bertolaso. La leader di Fratelli d’Italia ha accettato l’idea leghista di un candidato “esterno ai partiti”, ma comunque vorrebbe un “civico” più vicino al suo partito che agli altri della coalizione. Un modo per ribadire che a Roma decide lei. Di più: una scelta per ridurre i rischi di disperdere il proprio bacino elettorale. In caso di candidatura di Bertolaso, è il timore, i voti meloniani potrebbero finire drenati nelle liste civiche collegate al Mr Wolf berlusconiano. Potrebbero in pratica ridurre il peso elettorale e politico che il partito di Giorgia Meloni ha conquistato e difende con le unghie e con i denti in città. Per dire no alla soluzione Bertolaso però serviva un’alternativa, se non migliore almeno di pari livello. Alternativa che fino a qualche giorno fa FdI non aveva. Il sogno di Meloni era proprio il presidente della Croce rossa italiana Francesco Rocca. Lui però aveva dichiarato di non voler essere della partita. Dopo giorni di corteggiamenti avrebbe cambiato idea. Sfiancato dai meloniani Rocca ha posto un’unica condizione, visto il ruolo delicato che ricopre all’interno della Croce rossa: non fare il suo nome, non divulgare la candidatura prima di aver raggiunto un accordo con Forza Italia e Lega. “Insomma, non mi va di farmi bruciare: se c’è il via libera ufficiale di tutti, ci sono”, ha detto a Meloni. Una trattativa che si preannuncia complicata e che allungherà i tempi per trovare un accordo sulle candidature per le amministrative, ma alla quale “la capa” non ha la minima intenzione di rinunciare. 

 

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