PUBBLICITÁ

RomaCapoccia

A Roma il primo volo Covid free dagli Stati Uniti

Gianluca De Rosa

Niente quarantena. Tampone alla partenza, tampone all'arrivo e protocolli speciali. Ieri il test a Fiumicino 

PUBBLICITÁ

Riportare gli americani a Roma. L’obiettivo è ambizioso, la speranza flebile, la volontà ostinata. Ieri è stato fatto un primo piccolo passo. Poco prima delle 8 del mattino, puntualissimo, è atterrato sulla pista dell’aeroporto Leonardo Da Vinci il primo volo Covid-free New York-Roma, la trasposizione intercontinentale dei voli di Alitalia che ogni settimana negli ultimi mesi hanno condotto tre volte a settimana da Roma a Milano solo persone che prima avevano effettuato un tampone (ovviamente con esito negativo). I cento passeggeri arrivati da Oltreoceano grazie al protocollo rafforzato messo a punto da Alitalia, Aeroporti di Roma e Regione Lazio, potranno evitare di passare quattordici giorni in quarantena.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Riportare gli americani a Roma. L’obiettivo è ambizioso, la speranza flebile, la volontà ostinata. Ieri è stato fatto un primo piccolo passo. Poco prima delle 8 del mattino, puntualissimo, è atterrato sulla pista dell’aeroporto Leonardo Da Vinci il primo volo Covid-free New York-Roma, la trasposizione intercontinentale dei voli di Alitalia che ogni settimana negli ultimi mesi hanno condotto tre volte a settimana da Roma a Milano solo persone che prima avevano effettuato un tampone (ovviamente con esito negativo). I cento passeggeri arrivati da Oltreoceano grazie al protocollo rafforzato messo a punto da Alitalia, Aeroporti di Roma e Regione Lazio, potranno evitare di passare quattordici giorni in quarantena.

PUBBLICITÁ

 

Arrivati con un certificato di negatività effettuato nelle 48 ore precedenti all’imbarco o sottoposte all’interno dello scalo americano a un primo tampone, ne hanno fatto un secondo nelle 12 postazioni predisposte all’interno dell’aeroporto Leonardo da Vinci. Tutti negativi. Due tamponi che gli garantiranno 14 giorni di libertà. Un’ordinanza del ministero della Salute ha infatti avvallato la sperimentazione. L’obbligo di quarantena è stato fino a oggi l’ostacolo maggiore per chi viene da paesi extra Ue, Usa compresi, in Italia. Di fatto per venire 14 giorni a visitare la Capitale fino ad oggi era necessario un mese di tempo. In pratica era meglio non partire. Una situazione che vale, praticamente identica, per tutte le tratte intercontinentali. Per questo già da settembre Aeroporti di Roma, l’azienda che gestisce l’aeroporto di Fiumicino, spingeva per la creazione di voli Covid-free.

 

PUBBLICITÁ

Ieri l’ad Marco Troncone tracciava un quadro gravissimo della situazione: “Siamo in una situazione drammatica del traffico aereo, crollato del 90 per cento. I flussi intercontinentali in particolare si sono sostanzialmente annullati. Con questa sperimentazione iniziamo un percorso molto importante”. Un percorso che inizia in autunno per salvare l’estate. Sempre Troncone: “L’obiettivo è far diventare questa sperimentazione un processo industrializzato da offrire a molte più linee aeree in modo da avere un estate 2021, quando staremo convivendo ancora con il virus, il più normale possibile”. Non sarà facile. Stando alle attuali stime per tornare al numero di voli che ogni giorno affollava i cieli del mondo ci vorranno almeno tre anni. Ma si procede passo per passo. Il prossimo, ha spiegato Troncone è “Estendere la sperimentazione anche alla Germania: stiamo parlando con Lufthansa per aprire un corridoio da e per Francoforte, l’ordinanza del ministero della Sanità che ha autorizzato la sperimentazione fa riferimento a Usa e Germania”.

 

Della sperimentazione è molto soddisfatto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che ha lavorato con Adr per farla partire e che ieri ha assistito all’arrivo del primo volo: “Oggi – ha detto – è un salto nel futuro dove l’Italia va da apripista su una sperimentazione per i voli che riaccende la speranza sul traffico aereo, sulla mobilità e quindi sull’economia anche in presenza della diffusione del Covid”. Sulla stessa linea anche il direttore sanitario dell’Istituti Spallanzani Francesco Vaia. “Questo progetto – ha detto Vaia – ci permette due cose: controllare e sconfiggere il virus e allo stesso tempo di far ripartire l’economia”. I voli Covid-free da e per New York saranno tre ogni settimana. E anche questo numero dà un po’ le dimensioni del problema. “Prima del Covid – ricordava ieri il manager di Alitalia Massimo Iraci – per la città americana c’erano tre voli al giorno da Roma e uno da Milano, questo dà la misura della situazione dalla quale partiamo, ma spiega anche da dove nasce l’idea di questa sperimentazione: se rimaniamo fermi non andiamo da nessuna parte, così invece abbiamo messo un primo tassello per costruire una soluzione”.

 

Un piccolo passo dunque, ma fondamentale per ripartire. I dati d’altronde sono sconfortanti. Lo scorso ottobre – secondo i numeri forniti dall’Ente bilaterale del turismo della regione Lazio – gli arrivi a Roma dagli Stati Uniti sono stati 4.336, e cioè il 98 per cento in meno del 2019 quando erano stati 216.961. Un danno che vale parecchio. Gli americani sono tra i turisti che in Italia spendono di più: su 4,4 milioni venuti nel 2019 la spesa è stata di 5,5 miliardi. Per questo Adr e Regione Lazio lavorano per tornare a volare, anche prima che torni davvero la normalità che per adesso decisamente non c’è. I dati sulla pandemia del Lazio diffusi ieri non sono incoraggianti. Nonostante i ricoveri e il numero di persone in terapia intensiva abbiano iniziato lentamente a diminuire i contagi rimangono sopra i 1.500 (con i tamponi in calo da giorni). L’assessore alla Sanità Alessio D’Amato intervistato dal Messaggero ha spiegato che bar e ristoranti non potranno riaprire la sera prima di marzo. Questi i dati nel dettaglio: su quasi 14 mila tamponi nel lazio (meno 3.211 rispetto al giorno precedente) si sono registrati 1.297 casi positivi (meno 204 rispetto all’altro ieri), 33 decessi e sono guarite 1.455. Calano i casi e Roma: stabili a quota 800.

PUBBLICITÁ

 

PUBBLICITÁ
Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ