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odo romani far festa

Villa Sordi

Giuseppe Fantasia

Immersi in questa casa museo che purtroppo non profuma più dell’acqua di colonia del grande Alberto

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"Roma è una grande museo, è il più bel salotto della città che si attraversa in punta di piedi”, sosteneva Alberto Sordi che voleva una Capitale traffic free, ma non ci riuscì neanche quando fece il sindaco per un giorno, a 80 anni. Chissà cosa avrebbe detto in quest’epoca post-Covid dove è cambiato poco o nulla. Quel che è certo è la sua festa per i 100 anni dalla nascita, un’occasione per aprire al pubblico la sua grande villa color Terra di Siena, tra Caracalla e Porta Latina. In giardino troviamo enormi tendoni che ne rovinano la bellezza e all’interno, stanze e pareti piene di oggetti, mobili e quadri preziosi sono coperti da rete scure o da tabelloni esplicativi a dir poco raccapriccianti. Qual è il senso di scrivere “camera da letto” in quella che evidentemente lo è?

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"Roma è una grande museo, è il più bel salotto della città che si attraversa in punta di piedi”, sosteneva Alberto Sordi che voleva una Capitale traffic free, ma non ci riuscì neanche quando fece il sindaco per un giorno, a 80 anni. Chissà cosa avrebbe detto in quest’epoca post-Covid dove è cambiato poco o nulla. Quel che è certo è la sua festa per i 100 anni dalla nascita, un’occasione per aprire al pubblico la sua grande villa color Terra di Siena, tra Caracalla e Porta Latina. In giardino troviamo enormi tendoni che ne rovinano la bellezza e all’interno, stanze e pareti piene di oggetti, mobili e quadri preziosi sono coperti da rete scure o da tabelloni esplicativi a dir poco raccapriccianti. Qual è il senso di scrivere “camera da letto” in quella che evidentemente lo è?

 

Visitare l’ex legnaia che l’attore fece trasformare nel suo teatro dove ospitava feste e proiezioni con De Sica, la Magnani e altri amici celebri, è un’esperienza visiva tra sculture di Spadini, un fondale di Severini, il pianoforte nero Bechstein e il soffitto con i ghirigori di una pellicola. A livello olfattivo, un po’ meno visto che l’essenza Pour Homme de Caron – quella che Albertone nazionale portava sempre impregnando l’ambiente di muschio e lavanda – è un ricordo lontano e al suo posto c’è uno strano mix di odori tipici di una casa chiusa per troppo tempo. Respiriamo aria pulita e beviamo rosé alla mostra di Giovanni Gastel al Maxxi con Mara Venier, Bebe Vio, le produttrici Matilde Bernabei e Paola Lucisano, l’attrice Giulia Bevilacqua con il fratello architetto Marco, figlia e nipote. Al finger food, però, preferiamo il #ciboperlamente organizzato dalla Zanichelli: 1 milione di cartoline consegnate a domicilio in 7 città per raccontare la bellezza dell’italiano attraverso l’etimologia. La prossima volta che direte “attonito”o “denigrare”, pensateci.

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