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L'islamizzazione del Vecchio Continente la racconta il più realista di tutti noi

Camillo Langone

Nel suo nuovo libro "La dolce conquista. L'Europa si arrende all'Islam", Giulio Meotti accetta il ruolo tragico di Cassandra, di profeta inascoltato e inviso. E descrive le tappe della resa

Il titolo è quasi erotico: “La dolce conquista”. Il sottotitolo è invece molto malinconico: “L’Europa si arrende all’Islam”. L’autore non può essere che Giulio Meotti, il più realista di tutti noi, l’uomo che ha accettato il ruolo tragico di Cassandra, di profeta inascoltato e inviso. In questo libro edito da Cantagalli, con contributi di alcuni fra i massimi intellettuali del nostro tempo, a cominciare da Richard Millet e Michel Onfray, descrive le tappe dell’islamizzazione del Vecchio anzi Decrepito Continente. A pagina 436 si spinge a elencare i possibili rimedi: “Chiudere i confini esterni dell’Unione Europea restringendo il diritto di asilo”, “selezionare l’immigrazione su base culturale e religiosa”, “cancellare mezzo secolo di politiche multiculturali a favore dell’assimilazione”, “fermare la cancel culture”, “incentivare massicciamente le politiche demografiche”, “mettere al bando i simboli dell’Islam politico (burqa, minareti, muezzin, preghiere per strada)”... Vastissimo programma. Subito dopo averlo letto una stilista, madre di famiglia, mi ha raccontato che all’ultimo colloquio di lavoro si è sentita esplicitamente dire che non l’avrebbero assunta perché cercavano “giovani omosessuali”. E ho pensato che non c’è più tempo per i ragionevoli rimedi di Meotti, che la conquista è inevitabile e forse pure giusta.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).